L’invio al datore di lavoro di certificati medici riguardanti giorni compresi nel periodo feriale ha l’effetto di modificare il titolo dell’assenza da ferie a malattia, pur in mancanza di un’espressa comunicazione (scritta o orale) al riguardo. Da questo effetto automatico di conversione del titolo dell’assenza deriva la possibilità, ai fini del licenziamento, di computare nel periodo di comporto i giorni di ferie che si sono trasformati in malattia. È quanto chiarisce la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione con una sentenza pubblicata il 10 gennaio.
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Periodo di comporto. Ferie convertite in malattia (129 kB)
Periodo di comporto. Ferie convertite in malattia - Giustizia & Lavoro n. 3 - 2017
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