14 luglio 2017

Lavoro occasionale. Libretto famiglia vs PrestO

Lavoro e Previdenza n. 134 - 2017

A seguito dell’abolizione dei “voucher” dal 17 marzo 2017, il Governo ha dovuto porre rimedio al vuoto normativo creatosi in relazione ai lavori di tipo occasionali e accessori, in quanto dalla predetta data è venuto meno l’intera disciplina prevista dall’art. 48 e ss. del D.Lgs. n. 81/2015, convertito in L. n. 96/2017. La lacuna normativa è stata successivamente colmata dall’art. 54-bis del D.L. n. 50/2017 (c.d. manovra correttiva), convertita nella L. n. 956/2017, che introduce ben due strumenti per gestire le attività saltuarie e occasionali, ossia: il Libretto famiglia e il Contratto di Prestazione Occasionale.
Dette tipologie di contratto di lavoro, ognuna delle quali si riferisce a diverse categorie di datori di lavoro, presentano profili di specificità in relazione all’oggetto della prestazione, alla misura minima dei compensi e dei connessi diritti di contribuzione sociale obbligatoria, nonché alle modalità di assolvimento degli adempimenti informativi verso l’Istituto.
In attesa che l’INPS risolvi le prime criticità relative alla piattaforma telematica, che dovrebbe accogliere tutti gli adempimenti di registrazione, si fornisce una tabella dettagliata di confronto tra i due strumenti che d’ora in avanti disciplineranno il nuovo lavoro occasionale accessorio.
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Lavoro occasionale. Libretto famiglia vs PrestO - Lavoro e Previdenza n. 134 - 2017
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