17 aprile 2014

Rimborso spese lavoratori autonomi

Fiscal News N. 117-2014

L’intervento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, operato con la Circolare n. 37 del 09 gennaio 2014, ci offre lo spunto per analizzare il trattamento fiscale dei rimborsi spesa per i lavoratori autonomi, nonché evidenziare taluni elementi di incertezza. La gestione dei rimborsi spesa per i lavoratori autonomi, sia abituali che occasionali, genera sovente delle criticità. Le maggiori difficoltà sono riscontrabili nella individuazione dei rimborsi spesa “assimilati” ai compensi da assoggettare a ritenuta ex. art. 25, D.P.R. 600/1973. Per i lavoratori autonomi abituali, la nozione di compenso a cui far riferimento ai fini della determinazione del reddito è assai ampia, tale da ricomprendere anche i rimborsi di spese inerenti la produzione del reddito di lavoro autonomo, ad eccezione delle anticipazioni effettuate in nome e per conto del cliente. Ciò vale anche per i lavoratori autonomi occasionali. Tuttavia, per questi ultimi, il diverso collegamento funzionale tra spese e compensi, rispetto al lavoro autonomo abituale, fa sì che si generi un reddito nullo nei casi di prestazioni sostanzialmente gratuite, in cui si prevedono esclusivamente rimborsi spese di viaggio, vitto e alloggio, ecc….., data la coincidenza tra compenso e spese sostenute.
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