Italia spaccata a metà sul fronte delle entrate tributarie: se al Nord quelle pro capite ammontano a un valore medio annuo di 10.229 euro, nel Mezzogiorno il peso scende a 5.841 euro. Al Centro, invece, lo sforzo fiscale pro capite si attesta a 9.485 euro. E' quanto rileva l’Ufficio studi della Cgia, spiegando che il divario fiscale Nord-Sud è dovuto in larga parte al forte squilibrio economico esistente nel Paese.
“Appare evidente che i territori più ricchi del Paese versano di più di quelli che lo sono meno - commenta il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo - e questo giustifica il forte divario territoriale che emerge in questa analisi. Va altresì ricordato che laddove il reddito è più alto, il gettito fiscale è maggiore e, in linea di massima, anche la quantità e la qualità dei servizi erogati sono più elevati”.
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