18 luglio 2018

CNDCEC: siglati tre nuovi protocolli d’intesa

Autore: Pietro Mosella
Nei giorni scorsi, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), ha reso noto di aver siglato tre Protocolli d’intesa rispettivamente con:
  1. CSVnet, siglato il 26 giugno 2018, il cui obiettivo principale è la predisposizione delle linee guida per il comportamento degli organi sociali degli enti del Terzo settore;
  2. Direzione Nazionale Antimafia (DNA), siglato il 10 luglio 2018, con il quale si punta a rendere più efficiente l’azione di contrasto alla criminalità organizzata di tipo economico, con un impegno particolare sul fronte della valorizzazione del ruolo degli amministratori giudiziari nelle fasi di gestione dei beni sequestrati e confiscati alle consorterie criminali;
  3. associazione PROPELLER, siglato l’11 luglio 2018, finalizzato ad instaurare una collaborazione relativamente allo sviluppo del Cluster Marittimo.


Protocollo CNDCEC-CSVnet – Il Consiglio Nazionale ha siglato un protocollo con CSVnet, ossia l’associazione dei Centri di Servizio per il Volontariato; quest’ultima, infatti, è l’associazione nazionale di rappresentanza istituzionale dei CSV che promuove, qualifica e sostiene le loro attività ed il loro sviluppo, unitamente a quello del volontariato.

In virtù del D. Lgs. n. 112/2017, recante la “Revisione della disciplina in materia di impresa sociale”, e del D. Lgs. n. 117/2017, recante il “Codice del Terzo settore”, il legislatore ha innovato in maniera significativa la regolamentazione degli Enti del Terzo settore.

Le finalità di questo Protocollo d’intesa, consistono in una collaborazione che CNDCEC e CSVnet vogliono formalizzare anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro dedicati, con l’obiettivo di:
  • predisporre linee guida di comportamento per gli organi sociali degli enti del Terzo settore;
  • collaborare attraverso un confronto tecnico in merito all’elaborazione di documenti di best practice nelle aree di comune interesse;
  • collaborare per promuovere iniziative di informazione e formazione, a livello nazionale e/o territoriale, mediante corsi, seminari, conferenze, convegni, pubblicazioni aventi ad oggetto tematiche inerenti la riforma del Terzo settore ed i temi ad essa correlati;
  • collaborare attraverso un confronto tecnico nell’elaborazione dei criteri, dei requisiti e delle procedure per l’esercizio dell’attività di autocontrollo (ai sensi dell’articolo 91 del Codice del Terzo settore) da parte dei CSV nei confronti dei loro associati, anche per favorire il coinvolgimento in detta attività a livello territoriale di iscritti all’albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.


Protocollo CNDCEC-DNA – Con il protocollo (composto da nove articoli) siglato lo scorso 10 luglio, in virtù degli articoli 37 e 40 del Codice antimafia che disciplinano i compiti dell’amministratore giudiziario e le modalità di gestione dei beni sequestrati e/o confiscati in vista della destinazione, CNDCEC e DNA si pongono l’obiettivo d’individuare le più opportune modalità per dare attuazione alle norme suddette, e per rendere più efficiente ed efficace l’azione di contrasto alla criminalità organizzata anche di tipo economico.
Un altro obiettivo, è quello di proporre linee condivise che possano garantire trasparenza e rotazione degli incarichi degli amministratori giudiziari in attuazione delle disposizioni di legge.

Inoltre, il CNDCEC, s’impegna ad elaborare un database gestionale che, partendo dall’architettura del sistema SIT-MP del Ministero della Giustizia, consenta di realizzare la interoperabilità accelerando ed ottimizzando l’attività degli amministratori giudiziari.
Alla luce della recente riforma della legislazione antimafia, le parti hanno anche concordato di costituire un Osservatorio Nazionale Interprofessionale sulla Normativa Antimafia (ONINA), all’interno del quale saranno coinvolte le Professioni (commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, notai), l’Autorità Giudiziaria, il Consiglio Superiore della Magistratura, il Ministero della Giustizia e l’Autorità nazionale anticorruzione. Lo scopo, sarà quello di monitorare in maniera permanente l’andamento normativo e giurisprudenziale della normativa antimafia.

L’articolo 5 di detto Protocollo, prevede, invece, la predisposizione di iniziative volte alla formazione specifica nel settore della prevenzione e del contrasto alla criminalità organizzata.
Saranno, altresì, concordate tra le parti, come prevede l’articolo 6 del Protocollo, le modalità di attuazione degli accordi di detto documento, anche con ricorso a strumenti informatici.
L’articolo 7 designa, inoltre, i referenti per l’attuazione del Protocollo, i quali saranno: due esponenti in rappresentanza del CNDCEC e due in rappresentanza della DNA.

Protocollo CNDCEC-PROPELLER – Questo protocollo è stato siglato dal CNDCEC con “The International Propeller Clubs”, ossia un’associazione culturale che promuove l’incontro e le relazioni tra persone che gravitano nei trasporti marittimi, terresti, aerei, e favorisce la formazione e l’aggiornamento tecnico e culturale tra tutti gli appartenenti alle categorie economiche e professionali legate alle attività marittime e dei trasporti internazionali e nazionali.

Con questo Protocollo, i due enti, di fatto, s’impegnano ad una reciproca collaborazione nell’ottica di supportare lo sviluppo del Cluster marittimo.

Sono previsti, a tal proposito, degli eventi formativi ed informativi per i commercialisti specializzati nelle materie afferenti le attività d’impresa nell’ambito dell’economia del mare.

Propeller e CNDCEC hanno anche individuato i due delegati che dovranno coordinare le relazioni tra i due Organismi. Tali delegati, dovranno informare i rispettivi organi in merito alle iniziative comuni individuate che potranno riguardare:
  • l’organizzazione congiunta, ovvero il reciproco coinvolgimento in eventi scientifici e culturali in materia di economia del mare;
  • favorire reciprocamente le best practices e, così, tra le loro sedi locali, ferma restando la propria autonomia in essere;
  • l’individuazione e l’analisi di specifiche problematiche tecnico-professionali che coinvolgono il settore e che possono beneficiare delle competenze del commercialista;
  • l’elaborazione, per gli aspetti condivisi, di proposte comuni di revisione della normativa vigente per quanto attiene al sostegno e allo sviluppo dell’attività d’impresa nell’ambito della portualità, dell’economia del mare.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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