23 maggio 2017

Commercialisti, dichiarati ammissibili emendamenti AIDC e ADC a Manovrina su dimezzamento ritenute per professionisti che hanno dipendenti

La misura è già prevista per gli agenti di commercio e permetterebbe di compensare l’effetto di drenaggio della liquidità dello split payment

Pubblichiamo quanto pervenuto in redazione

AIDC ed ADC, due delle principali sigle sindacali dei Commercialisti, hanno presentato degli emendamenti, giudicati ammissibili, alla 'Manovrina' proponendo il dimezzamento delle ritenute per i professionisti che hanno dipendenti. Le Associazioni chiedono che la misura, già prevista per gli agenti di commercio, venga estesa a tutte le libere professioni. Questa misura, oltre a compensare l’effetto di drenaggio della liquidità dello split payment, costituisce un vero e proprio incentivo all’assunzione da parte dei professionisti e, contestualmente, un invito alla strutturazione. In tal modo la misura, attualmente penalizzante, si tradurrebbe in una misura incentivante alla crescita del Paese. Le due Associazioni evidenziano "la necessità di introdurre semplificazioni e non provvedimenti che, a fronte di modesti incassi previsti per le casse dello Stato, si rivelano penalizzanti per la maggior parte del tessuto economico del Paese e cioè i lavoratori autonomi e le piccole imprese". Per i lavoratori autonomi - sottolineano AIDC e ADC - già assoggettati a ritenuta d’acconto, gli incassi da fatture emesse ad Enti pubblici e Società quotate "verranno decurtati di circa il 45%, sottraendo liquidità e generando crediti di imposta che verranno rimborsati o compensati sempre più tardi, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza degli studi professionali più strutturati, che impiegano mezzi e dipendenti nello svolgimento della propria attività lavorativa". Inoltre i limiti temporali in merito alla deducibilità dell’IVA, ridotti drasticamente, sono un provvedimento che "non rispetta le direttive comunitarie e corre il rischio di diventare una sanzione per chi semplicemente tarda a ricevere una fattura di spesa". Anche qui la proposta delle due associazioni prevede l’allungamento della possibilità della detrazione per intero entro la data della presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno in cui l’imposta è sorta o la possibilità di un ravvedimento operoso o ancora il rimborso dell’imposta spettante. Le alternative proposte ripristinano la neutralità dell’imposta e rispettano le raccomandazioni della Corte di Giustizia Europea. Infine l’obbligo di utilizzare esclusivamente i canali telematici dell’agenzia entrate per ogni compensazione crediti/debiti nelle deleghe F24 si sta rivelando talmente penalizzante per i contribuenti, che già si anticipano eccezioni e modifiche da parte dello stesso Ministero. La soluzione non è gravare imprese con ulteriori adempimenti, ma adeguare i sistemi informatici delle banche. Le Associazioni si chiedono se lo stesso Parlamento, che ha approvato lo Statuto del lavoratore autonomo, "segnando un passo avanti verso il riconoscimento dell’importanza di questi soggetti economici, dovrà ora valutare fin dove i provvedimenti inseriti nel DL siano veramente utili per prevenire l’evasione o colpiscano ulteriormente i soliti contribuenti onesti".
UFFICIO STAMPA AIDC
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