26 ottobre 2016

ELEZIONI ORDINI: A ROMA, LE LISTE SAITTA E DE STASIO PRESENTANO RECLAMO CONTRO CIVETTA

Nuovi ostacoli si frappongono ancora ad un piano e lineare svolgimento della competizione elettorale che riguarda i Commercialisti: appena il tempo di tirare il fiato dopo il differimento che ha risolto la questione della inopportuna vicinanza delle date delle due tornate elettorali (degli Ordini e Consiglio Nazionale) ed il ritiro dei ricorsi presentati da alcuni Ordini coinvolti nella vicenda del riordino della geografia giudiziaria, ed ecco che arrivano nuove ragioni di dissidio.
Stavolta si tratta dei reclami che, in relazione al rinnovo del Consiglio dell’Ordine di Roma, i candidati delle due liste “PASSIONE ETICA COMPETENZA” capitanata da Daniela Saitta e “PROFESSIONE LIBERA” guidata da Federico de Stasio, hanno presentato al CNDCEC avverso la candidatura di Mario Civetta quale Presidente per la lista “IMPEGNO PER LA PROFESSIONE”.
Le ragioni dei due reclami (uno dei quali contiene, in subordine, anche richieste di esclusione della medesima lista dalle elezioni, a motivo di alcuni comportamenti scorretti legati alle modalità di svolgimento della campagna elettorale) si basano sulla nota questione del c.d. doppio mandato ed ai dubbi interpretativi che ancora sussistono a riguardo.
Difatti, stando all’art. 9 comma 9 del D. Lgs. 139/2005, “i Consiglieri dell’Ordine ed il Presidente possono essere eletti per un numero di mandati consecutivi non superiore a due”: previsione, questa, che ha suscitato il dubbio se il limite così disposto debba essere inteso esclusivamente come preclusione alla reiterazione della stessa carica o – in senso più ampio – come “limite numerico” a prescindere dal tipo di mandato che sia stato rivestito all’interno del Consiglio dell’Ordine. Intesa in quest’ultimo senso la previsione sembrerebbe escludere che, essendosi già ricoperto per due volte il ruolo di Presidente, di Vicepresidente o di Consigliere per due mandati di seguito, si possa ricoprire una carica diversa dalle precedenti nel terzo mandato consecutivo.
Detta questione era già stata prospettata al CNDCEC nel 2015 dall’ Ordine di Avellino. La soluzione che allora era stata formulata – come riportata nel Pronto Ordini n. 265/2014 - procedeva da considerazioni basate sull’esame di tre disposizioni del D. Lgs. 139/2005:
. l’art. 8, che individua gli organi dell’Ordine territoriale nel Consiglio, nel Presidente, nel Collegio dei Revisori e nell’Assemblea degli iscritti;
. l’art. 9, comma 9, come sopra citato;
. l’art. 10, che distingue tra cariche del Consiglio elette al suo interno (Vicepresidente, Segretario e Tesoriere) ed il Presidente che è invece eletto dagli iscritti.
Dalla lettura di tali previsioni sarebbe emerso – secondo il ProntoOrdini – che Consiglio dell’Odine e suo Presidente dovessero considerarsi organi diversi e che il limite dei due mandati consecutivi di cui all’art. 9 comma 9 dovesse ritenersi preclusivo dell’ulteriore svolgimento del mandato esclusivamente all’interno della stessa carica. Di conseguenza – tenendosi pure conto delle diverse modalità elettive della carica di Presidente e di quelle di organi interni al Consiglio – l’aver ricoperto la carica di consigliere per due mandati non avrebbe impedito di ricoprire per altrettanto tempo quella di Presidente.
A suffragare l’interpretazione del Consiglio nazionale - in risposta ad una richiesta appositamente formulata – era intervenuto il Ministero della Giustizia con una propria nota dell’11 febbraio 2015, che accoglieva integralmente la ricostruzione prospettata dal Consiglio avvalorandola con l’ulteriore argomentazione che, dovendosi intendere la previsione dell’art. 9 comma 9 di natura tassativa ed eccezionale, non fosse suscettibile di applicazione analogica a fattispecie non espressamente contemplate.
Fin qui quanto acquisito; o, almeno, così pareva.
Senonché la questione è nuovamente riemersa nelle scorse settimane poiché, in occasione delle nuove tornate elettorali, la problematica del doppio mandato (stavolta a poter svolgere la carica di Consigliere da parte di chi abbia già espletato due mandati come Vicepresidente) era stata riproposta all’attenzione del Ministero, il quale, peraltro, nella sua nota del 16 settembre scorso – replicante ad altri quesiti – l’ha differita ad ulteriore analisi, ad oggi ancora senza esito.
Nel frattempo il CNDCEC – dal canto suo - ha ribadito la validità della conclusione in precedenza sostenuta anche con riguardo all’ipotesi di eleggibilità a Presidente di coloro che per due mandati siano stati Vicepresidenti (Pronto Ordini 262/2016).
Fatto sta che, tornando ai reclami cui si accennava, le motivazioni che si pongono alla loro base riguardano proprio la rieleggibilità di Mario Civetta alla Presidenza dell’Ordine, avendo egli già espletato due mandati, dei quali uno con la carica di Consigliere e l’altro con quella di Presidente: una terza ipotesi che non è stata esemplificativamente considerata nelle interpretazioni finora sostenute o per la quale, comunque, non soddisfa la soluzione prospettata.
Difatti, come si legge nel testo dei due reclami, la ratio del limite del doppio mandato risiede in un’”esigenza di ricambio istituzionale” che va al di là delle logiche numeriche o della modalità di designazione interna o esterna delle cariche. Tanto più che l’alternanza delle cariche potrebbe finire per impiegarsi come espediente per eludere il vincolo della continuità del mandato (e, dunque, aggirare il limite della reiterazione). Perdipiù, a voler dar ragione all’interpretazione de quo - si legge ancora – “non si comprenderebbero le ragioni per le quali il legislatore della riforma del 2005 avrebbe aumentato il periodo di durata in carica dei consiglieri nazionali e territoriali e dei relativi presidenti (da tre a quattro) e, allo stesso tempo, avrebbe imposto il limite dei due mandati consecutivi”.
Per tali ragioni, quindi, l’interpretazione fornita dal Consiglio nazionale e mutuata dal Ministero viene ritenuta inaccettabile. Così come pure non pare sostenibile l’argomentazione che Consigliere e Presidente rappresentino organi diversi, poiché sono invece organi interagenti tra loro e costituiscono un “unicum”.
Tuttavia, senza voler esprimere alcun giudizio sulla validità o meno delle ragioni che hanno indotto ai reclami, ciò che preme rilevare è che la problematica che li sostiene non si domicilia soltanto nell’Ordine di Roma ma riguarda anche numerosi altri Territori.
E’ quanto sottolinea lo stesso Mario Civetta, che si dice molto amareggiato per la maniera con cui si stia tentando di strumentalizzare una questione già risolta dal 2015 con una interpretazione che appariva ormai consolidata: “sollevarla nuovamente ora, a distanza di tempo ed alla vigilia delle elezioni, è di certo pretestuoso. Ci sono circa cinquanta Ordini nella stessa situazione – continua Civetta – alcuni anche grossi, quali Napoli, Padova, Bari, ove certo i Presidenti mai agirebbero come dilettanti allo sbaraglio.” E continua: “Questa azione risponde ad un modo di far politica delegittimante per la Categoria; si tratta di una polemica strumentale impiegata da chi è nemico della professione e cerca di anteporre il proprio interesse personale a quello generale della Categoria, condotta ancora più biasimevole se si considera che proviene da quegli stessi individui che in sede assembleare hanno votato all’unanimità le liste.”
E sul buon senso degli altri Ordini c’è allora davvero da sperare, poiché, ove mai difettasse, il rischio potrebbe essere che la miccia romana inneschi un effetto deflagratorio ben più diffuso e la conseguente compromissione del pacifico svolgimento delle elezioni.
Il solo intervento che sembra ormai inequivocabilmente auspicabile è, comunque, quello di una riformulazione che coinvolga l’intero impianto del D.Lgs. 139/2005, che, a causa delle sue carenze, già troppe volte ha esposto il fianco a critiche e quesiti interpretativi.
Sarà evidentemente compito del vertice nazionale rinnovato.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy