L'Italia non solo ha una crescita economica inferiore alla media Ue, ma resta anche, e probabilmente le due cose non sono slegate, una lumaca nell'economia digitale in Europa. Secondo l'indice dell'economia e della società digitali (Desi) della Commissione Europea, un indicatore composto che misura il progresso digitale degli Stati membri analizzando cinque componenti (connettività, capitale umano, uso di Internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali), la Penisola si classifica 25esima su 28, con un punteggio di 0,42, sotto la media Ue che è di 0,52.
Dietro il nostro Paese in Europa ci sono solo la Grecia, la Bulgaria e la Romania. Ci battono, in ordine crescente, la Croazia, la Polonia, Cipro, l'Ungheria, la Slovacchia, la Lettonia, la Repubblica Ceca, la Slovenia, a salire fino ai Paesi più digitali, quelli scandinavi: la prima è la Danimarca, seconda la Finlandia, terza la Svezia, come lo scorso anno. Qualche progresso in Italia è stato fatto rispetto all'anno scorso, quando il punteggio era di 0,38, ma nel frattempo anche gli altri Paesi sono migliorati, e la media Ue è passata da 0,49 a 0,52.
Anche l'anno scorso l'Italia era 25esima. Particolarmente negativa, tra le varie aree, la prestazione dell'Italia nell'uso di Internet: secondo la Commissione Europea, gli utenti italiani del Web sono attivi online molto meno della media Ue; in questa categoria, il Bel Paese arriva penultimo, 27esimo su 28. Tra le varie attività online, gli italiani superano la media europea solo nell'utilizzo di musica, video e giochi, con una quota del 79% (indica la percentuale degli individui che hanno utilizzato Internet negli ultimi tre mesi), contro una media Ue del 78%.
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