28 settembre 2016
28 settembre 2016

14.41 Istat: cala la fiducia dei consumatori, in aumento fiducia delle imprese

Ancora segnali in chiaroscuro per l'economia italiana. A settembre il clima di fiducia dei consumatori peggiora lievemente, passando da 109,1 a 108,7. Il clima di fiducia delle imprese registra invece un aumento, attestandosi sui livelli dello scorso giugno. E' il quadro che emerge dalle rilevazioni dell'Istat.

Tra le componenti del clima di fiducia dei consumatori quella personale e quella corrente diminuiscono, mentre il clima economico e quello futuro, dopo il peggioramento registrato nei mesi precedenti, tornano a crescere, seppure con intensità diverse. I giudizi dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese, sostiene l'istituto di statistica, registrano un miglioramento mentre le aspettative si confermano in discesa per il quinto mese consecutivo. Sia i giudizi sull’ andamento dei prezzi nei passati 12 mesi sia le attese per i prossimi 12 mesi registrano un aumento. Migliorano, inoltre, le aspettative sulla disoccupazione. Con riferimento alle imprese, nel mese di settembre si registra un diffuso miglioramento della fiducia: il clima sale in tutti e quattro i settori considerati. La crescita è più marcata nel commercio al dettaglio e più lieve negli altri settori.

"Resta debole il quadro congiunturale. La modesta crescita della fiducia delle imprese ne consolida il livello sui valori di inizio 2015, ben più elevati dei minimi toccati nel 2013 ma inferiori ai massimi raggiunti nella parte finale dello scorso anno, da quando il profilo appare oscillante attorno a un trend di riduzione. Ben peggiore appare il profilo della fiducia delle famiglie, in particolare per gli aspetti personali e per le prospettive future", commenta l’Ufficio Studi diConfcommercio. "La risalita della fiducia delle imprese del commercio ci fa ipotizzare, e sperare, che la situazione in questi ultimi due mesi stia effettivamente migliorando, anche se permane l’immagine di un percorso in salita, oscillante e tortuoso per quanto riguarda il consolidamento dei consumi delle famiglie", evidenzia Confesercenti. Scettici anche i consumatori. "Cala ancora la fiducia dei consumatori. E non potrebbe essere diversamente. L'ennesimo dato negativo che si aggiunge alla lunga lista di indicatori preceduti da segno meno, o da molti zero virgola. Tutto ciò non fa altro che confermare una realtà economica ancora lontana anni luce dalla ripresa", commentano Adusbef e Federconsumatori.
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