18:09 - Inflazione in frenata a novembre, -0,4% su mese, +0,1% su anno

Frena l'inflazione a novembre. Secondo le stime preliminari, diffuse dall'Istat, l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,4% rispetto al mese precedente con un incremento di appena lo 0,1% nei confronti di novembre 2014, ovvero con una riduzione di due decimi di punto percentuale rispetto al valore registrato a ottobre (+0,3%). Dinamica leggermente superiore per i prezzi del 'carrello della spesa', cioè dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che aumentano dello 0,3% su base mensile e dell’1,3% su base annua, in rallentamento dal +1,5% di ottobre. Quanto ai prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, invece, non variano rispetto a ottobre e registrano una flessione tendenziale stabile e pari a -0,1%.

Il rallentamento dell’inflazione è dovuto principalmente, rileva l'Istat, al rallentamento della crescita tendenziale dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4% da +1,4% di ottobre), causata soprattutto dai servizi ricettivi e di ristorazione (+0,7% da +2,1% del mese precedente), alla quale si aggiunge il contenimento della dinamica dei prezzi degli alimentari non lavorati (+3,2%, da +4,1% di ottobre). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'inflazione di fondo” scende a +0,6% (da +0,8 di ottobre); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,8% (da +1,0% del mese precedente).

Il deludente andamento dell'inflazione - alla vigilia della riunione del Consiglio direttivo della Bce - sembra confermare i timori di quanti ritengono che l'iniezione di liquidità operata dall'Eurotower non riesca a far ripartire i prezzi. Una crescita, peraltro, che lo stesso ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan vedrebbe con favore ricordando che "l'Italia è un Paese ad alto debito'' e che siccome sulla dinamica di questo debito incidono alcune variabili come l'inflazione "sarebbe utile fosse un po' più elevata''.