2 ottobre 2015
2 ottobre 2015

18:40 - Congresso Ces elegge Visentini e nuova segreteria confederale

I leader sindacali dei paesi europei hanno eletto oggi Luca Visentini come nuovo segretario generale della Ces (Confederazione europea dei sindacati) e Rudy de Leeuw come nuovo presidente. Nell'occasione, sono stati adottati un nuovo Manifesto e un programma d'azione 2015-19 all'insegna dello slogan: "Per lavori di qualità, per i diritti dei lavoratori e per una società più giusta".

Il Congresso della Ces, inoltre, ha eletto due nuovi vicesegretari generali, Veronica Nilsson (Svezia) e Peter Scherrer (Germania), e quattro segretari confederali: Liina Carr (Estonia), Esther Lynch (Irlanda), Monserrat Mir Roca (Spagna ), Thiébaut Weber (Francia).

Luca Visentini, italiano, è stato un membro della Uil dal 1989. Nella Uil ha lavorato per oltre 20 anni, fino al 2011 quando è stato eletto segretario confederale della Ces. Rudy de Leeuw è il presidente del sindacato belga Fgtb.

Tra i punti principali del programma Ces e del Manifesto ci sono: priorità alla crescita economica e nuovi posti di lavoro, un nuovo dialogo sociale e una nuova legge europea per mettere i lavoratori nei consigli di amministrazione europei, diritti sociali più forti, tra cui la libera circolazione dei lavoratori sostenuti dalla parità di retribuzione per tutti i lavoratori che fanno lo stesso lavoro nello stesso luogo di lavoro, e la solidarietà con i lavoratori migranti. E ancora: rafforzare il coordinamento delle politiche sociali, fiscali e del lavoro di mercato tra gli Stati membri, in particolare nella zona euro.

"Veniamo da uno dei periodi peggiori della storia sindacale europeo", ha detto Luca Visentini. "La missione per il prossimo mandato sarà quella di continuare a resistere agli attacchi ai sindacati, e di cambiare la fase negativa in cui ci troviamo, per portare risultati concreti per i nostri membri", ha continuato.

"Non ci può essere lavoro di qualità e la creazione di posti di lavoro, o alti livelli di benessere e di protezione sociale, senza stimolare l'economia e ripristinare la crescita sostenibile. Per questo, abbiamo bisogno di investimenti e di negoziazione più forti poteri per i sindacati”, ha concluso.
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