27 marzo 2018

Ammazzate tutti i commercialisti

A cura del Direttore Antonio Gigliotti

Cari amici bistrattati e derisi,
sono nuovamente a trattare una problematica che non vorrei più essere costretto ad affrontare. Non certo per timore o paura, quanto perché ancora non riesco a capacitarmi di come certe cose possano accadere, e proseguire, impunemente e sotto gli occhi di tutti.

Mi riferisco al reiterato attacco alla nostra categoria, attacco che evidentemente porta notevoli benefici in termini di marketing, visto che il fenomeno, anziché contrarsi, pare si stia espandendo.

Eh certo, diranno alcuni di voi! Colpa del Gigliotti che dà visibilità a chi non dovrebbe averne.

Bene, cominciamo a sgombrare il campo da possibili equivoci sul punto: siamo in un mondo nel quale i confini non esistono più, e l’informazione, o la disinformazione corre veloce ed incontrollata. Quindi, chi pensasse che i vari soggetti che si elevano al ruolo di sostituto del Commercialista possano essere contrastati semplicemente ignorandoli, deve cominciare a prepararsi: non passerà molto che anche qualche loro cliente si presenterà (nella migliore delle ipotesi) con qualche improbabile mail, post o libro che ripete quello che ormai sembra diventato un mantra: il tuo commercialista non capisce. Il tuo commercialista non studia. Il tuo commercialista non ti dice. Il tuo commercialista è solo capace a caricare le fatture. Il tuo commercialista se ne frega di te. Ma, fortunato contribuente, ci sono io che risolvo tutti i tuoi problemi!

Ci sarebbero già tutti i presupposti per sentirsi quanto meno colpiti, singolarmente e come categoria professionale tutta, ma ancora non basta. Ormai siamo arrivati al punto di augurarci che le lagnanze dei clienti, fomentate da cotante fonti, si fermino a darci degli incapaci, visto che non è difficile imbattersi in rete in “articoli” che, a fronte delle summenzionate limitazioni del commercialista (non uno, l’intera categoria, ovviamente, così non ci sbagliamo), addirittura invitano ad andare ben oltre: ‘Ammazza il Commercialista!.

Quanto ancora dovrà durare tutto ciò? La libertà di pensiero è sacra, e dovrebbe essere tutelata, tuttavia non vi nascondo mi pare che la cosa stia sfuggendo di mano.

Mi fermo qui, non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.

Continuiamo pure a massacrarci di lavoro in studio, ad aggiornarci continuamente, per formazione personale e per obbligo, per poi sentirci dire che non seguiamo le novità.

Continuiamo pure a produrre montagne di informazioni per l’Amministrazione, per poi sentirci annunciare che con la rivoluzione telematica il commercialista sarà superfluo.

Continuiamo pure a studiare, caso per caso, la pianificazione adatta alla singola posizione dei clienti, per poi sentirci rimproverare che non sappiamo “vestire” le aziende secondo le loro necessità.

Continuiamo pure ad apporre visti di conformità, assumendoci costi, rischi e oneri, a tutela dell’Amministrazione e dei nostri clienti.

Continuiamo a fare quello che i nostri detrattori non possono fare, come rappresentare il contribuente in contenzioso, forse l’unica soddisfazione che ci è rimasta, soprattutto se il contribuente deve affrontare un contenzioso causato dalle tanto qualificate fonti alternative ai Commercialisti.

Continuiamo pure ad ignorare, noi siamo superiori, mi dicono.

Eppure, non so perché, non mi convincono, e una domanda continua a tormentarmi: FINO A QUANDO TUTTO CIO'?
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