23 dicembre 2016

Auguri… sinceri auguri a tutti voi, a tutti noi.

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici, è giunto il momento degli auguri di rito.
Con gli occhi pieni di luce e le canzoni tradizionali a scaldarci il cuore, guardiamo al futuro, dimenticando per un attimo le preoccupazioni quotidiane.

A Natale siamo tutti più buoni, si usa dire. A Natale la serenità scende nei nostri cuori.
Ci proveremo, amici, nonostante il momento buio che la nostra categoria sta attraversando, nonostante non si veda alcuna luce alla fine del tunnel.
Sinceri auguri a voi, cari colleghi, ancora in questi giorni - come me - inchiodati in studio, impegnati con abnegazione ad andare avanti, sempre e comunque.

Ancora poche ore e ci lasceremo alle spalle scadenze e nervosismi. A casa ci attendono le nostre famiglie, le persone che ci amano, quelle che ogni giorno convivono, loro malgrado, con il nostro difficile mestiere. E allora, complice la fatata atmosfera natalizia, ricordiamoci ancora di più di loro in questi giorni speciali, e godiamoci gli affetti, quelli veri.
Attorno all’albero, attorno al presepe, stappando una bottiglia con gli amici di sempre, riscopriamo i valori veri della vita, e lasciamoci andare ad un sorriso, perché la vita è anche questo, anzi, il Natale ci ricorda che dovrebbe essere soprattutto questo… amore.

In queste ore ammantate di poesia voglio porgere i miei auguri anche a quei colleghi – qualcuno anche rappresentante di categoria - che mi accusano di populismo. Non smettete di cercare di ostacolarmi, non smettete di darmi del visionario, vi prego, perché siete proprio voi a darmi la carica ogni giorno. Ogni volta che mi attaccate mi rendete ancora più fiero della battaglia che sto conducendo in difesa della professione, in difesa della base.
Auguri anche a voi, sinceramente, che possiate capire che io, come molti altri, la poltrona in studio l’ho guadagnata, l’ho sudata, e per questo non smetterò mai di difenderla.

Ma basta cattivi pensieri. Auguri, auguri veri, ai ‘miei ragazzi’. A tutte quelle persone che giorno dopo giorno mi affiancano in redazione. So bene quanto sia impegnativo avere a che fare con me, so bene quanto io sia esigente. A volte anche insopportabile. Ma voi, ragazzi, ci siete sempre. Mi sostenete con il vostro lavoro ed il vostro impegno, e mi siete sempre, veramente, vicino. Sono fiero delle vostre capacità, e sono grato della vostra pazienza. Mi avete sopportato negli ultimi 365 giorni dell’anno, non è da tutti. Per questo anche a voi i miei più cari auguri, vi abbraccio tutti, uno ad uno.

Un augurio a tutti voi, che ogni giorno ci leggete.

Vi auguro di cuore di trascorrere delle serene festività, e che l’anno nuovo realizzi i vostri desideri, qualunque essi siano.

E’ per voi che noi esistiamo, cari lettori, che ci sostenete ed incoraggiate.
Arrivederci a presto, e non dimenticate: finché voi ci sarete, noi ci saremo.

Se il Natale non esistesse già, l'uomo dovrebbe inventarlo. Ci deve essere almeno un giorno all'anno a ricordarci che stiamo su questa terra per qualcos'altro oltre che per la nostra generale ostinazione. (Eric Sevareid)
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