Non sussiste la giusta causa di licenziamento quando le frasi offensive, verso l'azienda e il suo amministratore, sono espresse nel corso di una conversazione su una chat di Facebook cui partecipano un numero ristretto di persone (nella specie, i membri di un’organizzazione sindacale).
È quanto emerge da una recente pronuncia della Corte di Cassazione.
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Diffamazione in chat privata. Licenziamento (218 kB)
Diffamazione in chat privata. Licenziamento - Giustizia e Lavoro n. 33 - 2018
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