Nell’ultimo outlook di Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, emerge un quadro compresso per l’Occidente, con Europa e Stati Uniti tra i più provati per la guerra in Ucraina e il peggiore shock energetico dagli anni Settanta. In particolare, per l’Italia si prevede una contrazione per la fine del 2022 e un periodo di stallo nel 2023, con una crescita di appena lo 0,2%. La crescita mondiale rallenterà invece al 3,1%, per poi calare il prossimo anno e risalire dal 2024. Non è tuttavia prevista una recessione per il 2023, anche se certamente sarà un anno caratterizzato da una marcata debolezza. Da sottolineare, che si tratta di stime elaborate in base allo scenario base Ocse, senza dunque considerare la possibilità di carenze di gas in peggioramento che avrebbero ricadute a cascata su produzione e inflazione.
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