Nonostante le entrate per la prima rata siano rimaste nettamente al di sotto della soglia prevista, il governo conta di incassare oltre 5 miliardi quest’anno ancora dalle tasse straordinarie sugli extraprofitti. Tuttavia, il Consiglio di Stato, ha concesso con un’ordinanza la sospensiva chiesta da una multiutility altoatesina. Un’ordinanza che non è ancora una decisione nel merito, ma certamente un chiaro indizio dei dubbi nutriti dai giudici amministrativi sul contributo straordinario, in particolare per la base imponibile calcolata sul saldo Iva. Proprio sul punto tecnico della circolare dell’Agenzia delle Entrate, in cui l’amministrazione finanziaria sosteneva l’obbligo di considerare l’intero saldo Iva anche nel caso in cui soggetto svolta molteplici attività, si appunterebbero le obiezioni del Consiglio di Stato, secondo cui la circolare va oltre i compiti interpretativi e assume veste provvedimentale e carattere lesivo degli interessi dell’appellante. In discussione sarebbe cioè, non la norma in sé, ma le istruzioni fornite proprio dall’Agenzia. I dubbi sull’aspetto della base imponibile rimangono diffusi, tanto che al ministero dell’Economia da mesi si discute l’ipotesi di correttivi, entrati nelle prime bozze di manovra, ma poi sostituiti da un aumento al 35% sulle tasse sugli extraprofitti, annunciato direttamente dalla premier Meloni in conferenza stampa.
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