In linea con il Pnrr, entro il 2025 andrà ridotto il tax gap del 5%, per poi passare al 15% nel 2026. Le linee di intervento per raggiungere l’obiettivo prevedono un miglioramento della compliance volontaria, un potenziamento dell’attività di controllo, sfruttando appieno le nuove tecnologie, e insieme rafforzare l’efficienza della riscossione anche nella fiscalità degli enti territoriali. La linea da seguire è emersa anche nell’atto di indirizzo per le priorità politiche 2023, firmato dal ministro dell’Economia Giorgetti. In questo contesto, la Guardia di Finanza si concentrerà così sulla prevenzione e repressione delle frodi Iva, mentre sul fronte del contrasto al sommerso e all’evasione, sarà riservata una particolare attenzione agli operatori del commercio elettronico e ai nuovi modelli di business propri dell’economia digitale, contrastando anche il lavoro nero e irregolare e lo sfruttamento della manodopera.
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