15 aprile 2015

Diritto Fallimentare. Il forum a Napoli

Il forum - Nel corso del forum svoltosi a Napoli sotto il titolo "Il diritto fallimentare a 10 anni dalla riforma: problematiche attuali e prospettive", il presidente dell’Ordine partenopeo, Vincenzo Moretta, ha illustrato il quadro italiano e campano, sottolineando che “dal 2009 al 2014 il numero dei fallimenti in Italia è aumentato del 66%, passando dai 9.300 del 2009 ai 15.605 dell'ultima rilevazione statistica. La Campania è ai primi posti in questa rilevazione statistica: 1.315 fallimenti nel 2014 (terza regione in Italia) e 6.135 dal 1° gennaio 2009 (quarta), per un incidenza dell'8,7% sul totale italiano".

Gli interventi della categoria – E sul tema affrontato nel corso dell’evento, Moretta ha continuato sottolineando che “le prospettive sono quelle di ritornare alla bozza della Commissione Trevisanato, guardando alle procedure di allerta francesi: l’obiettivo deve essere quello di fare prevenzione, in modo tale che le istituzioni possano fornire un supporto ad hoc all'imprenditore nella fase di crisi e di risanamento". Gli ha fatto eco Maurizio Corciulo, vicepresidente Odcec Napoli, chiarendo che “a dieci anni di distanza dalla sua approvazione, possiamo dire che la riforma del diritto fallimentare non ha pienamente raggiunto l’obiettivo del legislatore, che era innanzitutto quello di salvare le aziende. I tempi di apertura delle procedure non si sono ridotti e anche per quanto concerne il comitato dei creditori, a cui sono stati dati poteri, la riforma non ha funzionato rispetto a quelle che erano le intenzioni del legislatore”. E per quel che concerne gli interventi della categoria, ha chiuso la rosa Achille Coppola, segretario nazionale dei commercialisti, il quale ritiene che “sia il momento dell'azione e per questo motivo lanciamo l'Osservatorio Crisi di Impresa, che crediamo possa svolgere una fondamentale attività di diagnostica La crisi di impresa va soprattutto anticipata e bisogna agire sotto questo punto di vista, studiando modelli in particolare per le aziende di medie e piccole dimensioni e pensando a strumenti di salvataggio della rete delle imprese".

Il fronte delle istituzioni
- Sul fronte istituzionale, si segnala il contributo di Fausto Zuccarelli, procuratore aggiunto della Repubblica del Tribunale di Napoli, a parere del quale "non è facile prevenire un fallimento di impresa che solitamente è legato alla crisi economica. Lo Stato può assicurare al fallito e a coloro i quali dipendevano dal fallito le massime garanzie, con procedure rapide che possano consentire anche ai creditori di rientrare in possesso di quanto loro dovuto nel minore tempo possibile". Sono altresì intervenuti Carlo Amatucci, ordinario di Diritto commerciale presso l'Università Federico II di Napoli e Lucio Di Nosse, presidente VII sez. Fallimentare Tribunale di Napoli.

"Manuale pratico del fallimento" –
Il forum ha offerto anche l’occasione utile per presentare il volume scritto a due mani dai magistrati Stanislao De Matteis e Nicola Graziano, "Manuale pratico del fallimento". "Il Parlamento è al lavoro per rivisitare la legge fallimentare e renderla più moderna soprattutto in riferimento ad alcuni aspetti che attengono all'emersione della crisi di impresa, spesso tardiva", è stato l’intervento di De Matteis, seguito da quello di Graziano, secondo il quale “una ulteriore riforma è allo studio ma è fondamentale affrontare la questione della crisi di impresa con la collaborazione dei professionisti: si tratta di situazioni molto difficili da gestire". La presentazione si è conclusa con le parole di Angelo Sessa, consigliere dell'Odcec partenopeo, che ha sottolineato come “l'Ordine di Napoli è da tempo al lavoro su questa materia Stiamo cercando di dare supporto ai magistrati soprattutto nelle procedure pre-fallimentari, per fare in modo che la procedura fallimentare sia usata solamente in casi estremi".
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