17 maggio 2019

ISA: il ping pong dei dati col Fisco ed il divieto di chiederci informazioni già in suo possesso

Autore: Roberto Mazzanti
Un nostro lettore s'è chiesto se sia poi così corretto che l'Agenzia ci costringa a chiederle i dati ulteriori (allegato 1 al Provvedimento Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 126200/2019) per poter elaborare gli Isa, magari violando lo Statuto del Contribuente, all'art.6 comma 4.

In effetti la domanda è fondata, perchè a prima vista potrebbe sembrare una duplicazione inutile, cioè proprio quello che vuole vietare lo Statuto.

In realtà, non è l'Agenzia che ci chiede dati già in suo possesso, quanto noi costretti a procurarci le informazioni che le abbiamo già fornito a suo tempo, immetterli nel programma che calcola la Pagella finale Isa e valutare il da farsi, a seconda del voto.

La differenza è sottile: non ci chiedono ancora una volta dati già in loro possesso ma ci costringono "a riprenderceli" per poter elaborare gli Isa.

In pratica: se non è una violazione dello Statuto, quanto meno ne è una pesante forzatura....

Una forzatura che contraddice la tanto gridata volontà di semplificare e ci costringerà a disperdere tempo ed energie per valutare attentamente i dati ulteriori che ci verranno forniti, perchè certamente non potremo accettarli "a scatola chiusa".

Siamo solo agli inizi della stagione dichiarativa e molti ancora non avranno valutato quanto questo potrà allungarla, appesantirla e renderla oltre modo difficile.
Ma tant'è: sembra proprio che in Italia anche pagare le tasse sia un'impresa; mentre invece occorrerebbe che l'Amministrazione tendesse a renderci semplice almeno la fase di pagamento delle imposte, se non anche il resto.

Per esempio, credo che sarebbe stato molto più semplice fare l'opposto: mandare noi i dati di bilancio 2018 all'Agenzia e lasciare che sia il Fisco a elaborarli e a restituirci in tempo utile la "pagellina Isa".
Credo che sarebbe molto meno dispersivo e non avremmo nemmeno più il problema delle deleghe (altra questione da affrontare con raziocinio se non vogliamo che diventi un altro dramma nel dramma).

Chissà che qualcuno lassù non ci legga e non provveda in merito: a volte i miracoli accadono...
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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