30 aprile 2020

Le proposte dei Commercialisti per l’uscita dalla crisi

Misure economiche e fiscali necessarie per ridar vita al Paese

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.110 del 29-04-2020 - Suppl. Ordinario n. 16, il dl Cura Italia convertito in Legge 27/2020

Autore: Felicia Sdanganelli
Con l’audizione in forma scritta presentata nella giornata di ieri alle Commissioni riunite V e X della Camera dei Deputati, la proposta (e l’auspicio) di ANC che il “Decreto di Aprile” possa implementare le misure necessarie – ma che ad oggi devono essere ritenute del tutto insufficienti – per spingere la ripresa economica da una crisi, dal dopoguerra in poi, senza precedenti.

Da un punto di vista quantitativo, appare evidente come il bonus di 600 euro, che forse verrà innalzato a 800 per il mese di aprile, appare comunque poco efficace a coprire sia il ridotto o mancato conseguimento di ricavi negli ultimi due mesi, sia il sostenimento dei costi fissi (dipendenti, utenze, etc…). Allo scarso valore economico delle misure, si affianca poi la burocratizzazione delle misure di sostegno introdotte dal Dl liquidità n. 23/2020, che ancora oggi, dopo circa due settimane, devono oltretutto iniziare a produrre effetti. Ma d’altronde l’indebitamento non risulta certamente la soluzione più invitante per le imprese...

L’associazione, inoltre, invita le commissioni a prendere atto di alcune disparità sociali create da misure adottate per il tramite di diversi articoli, decreti - legge o interministeriali -, chiarimenti di prassi e così via. Primo fra tutti, per tornare al bonus di 600 euro, occorre allineare gli attuali diversi criteri di accesso per le domande presentate all’INPS rispetto a quelle che i professionisti hanno e dovranno presentare alle proprie casse di appartenenza, vincolati da soglie di reddito e dall’esclusività della contribuzione.

Le proposte di ANC– Oltre ad evidenziare le palesi distorsioni ed inefficienze delle norme emanate e/o dell’applicazione delle stesse - come nel caso delle banche che, in tema di finanziamenti fino a 25.000 euro richiedono la presentazione di documenti ulteriori rispetto a quelli previsti dall’art. 13 e, soprattutto, ai fini dell’erogazione, richiedono il contestuale rientro dei precedenti affidamenti – l’Associazione propone le seguenti misure:

Finanziamenti garantiti dallo Stato
  • l’innalzamento dal 25% al 40% la garanzia sui prestiti richiesti da PMI, autonomi e professionisti con ammontare di ricavi o compensi fino a 100.000 euro;
  • per i soggetti costituiti a partire dal 1° gennaio 2019, l’accesso alla garanzia indipendentemente dall’ammontare del fatturato/ricavi o rapportando i dati su base annua;
  • per le grandi imprese, la riduzione percentualmente del personale dipendente, in luogo del requisito del mantenimento del livello attuale, che tenga conto delle norme di distanziamento;

Sospensione dei versamenti di mesi di marzo ed aprile
  • la misura, art. 18 del Dl 23/2020, che impone il raffronto del fatturato dei mesi di marzo ed aprile 2020 rispetto al 2019, richiedendone una diminuzione percentuale pari ad almeno il 33% per le imprese sotto i 50 milioni e del 50% per quelle che superano la predetta soglia, non tiene conto del fatto che tale condizione potrebbe non verificarsi nel caso di contabilizzazione dei ricavi per competenza, anche quando, a causa del diffondersi dell’emergenza sanitaria. in realtà non vi è stato alcun incasso;
  • si chiede inoltre che la sospensione sia estesa a tutti i pagamenti dovuti fino al mese di settembre, con la possibilità di iniziare a versare gli “arretrati”, senza l’applicazione di sanzioni ed interessi, a partire dal 31 ottobre fino ad un massimo di 8 rate mensili;

Sospensione delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo e sulle provvigioni
  • innalzamento della soglia da 400.000 euro a 1.000.000 di euro per compensi e provvigioni al lordo della ritenuta d’acconto incassati – almeno - fino al 31 dicembre 2020;

Saldo imposte al 50%
  • in aggiunta alla non applicazione di sanzioni nel caso di versamento degli acconti 2020 effettuati con il metodo previsionale con uno scostamento inferiore al 20%, si chiede che il versamento del saldo 2019 in scadenza a giugno possa essere effettuato nella misura del 50%;

Sospensione dei termini per l’agevolazione “prima casa”
  • l’attuale norma non tiene conto degli adempimenti connessi alla detrazione del 19% degli interessi sui mutui (art. 15 comma 1 lett. B) e comma 1-ter del TUIR) per cui si richiede quindi l’estensione della proroga;

Termine unico per il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche
  • si propone di riscrivere il calendario sostituendo l’attuale cadenza trimestrale (entro il 20 del mese successivo) con un’unica scadenza annuale (31 gennaio dell’anno successivo);

Credito d’imposta per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro
  • necessario aumento della dotazione, attualmente fissata in soli 50 milioni di euro;
  • si sollecita anche l’emanazione del decreto interministeriale necessario per rendere attuabile la norma.

In chiusura, l’audizione non poteva non includere una nota sulla corretta eliminazione della norma di cui all’ex art. 67, comma 4, del Dl Cura Italia, n. 18/2020 (Legge 27/2020), circa la proroga di due anni dei termini di accertamento, norma criticata dai professionisti, dalle associazioni e anche dalla Corte dei Conti, che ne ha evidenziato il carattere il sproporzionalità. Ciò tuttavia non può giustificare le dichiarazioni del Direttore dell’Agenzia delle Entrate in merito alle famose 8,5 milioni, posto che al 31/12/2020 scadono i termini per l’accertamento dell’anno 2015 (o 2014 in caso di dichiarazione omessa), mentre per l’anno 2016 già la Legge di Stabilità 2016 ha concesso all’ufficio un ulteriore anno, fissando quindi la scadenza al 31/12/2022.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy