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Saldo IMU e TASI: il canale di versamento è soggettivo

Autore: Pasquale Pirone
È prossima la scadenza del termine di versamento del saldo IMU e TASI dovute per quest’anno d’imposta. Il giorno cade il 17 dicembre (il 16/12 è domenica) e importante è tener ben presente la modalità di pagamento da adottare, in quanto esistono regole ben precise da seguire a seconda che trattasi di soggetto titolare o NON titolare di partita IVA. Senza tralasciare l’ipotesi del soggetto residente all’estero che paga i due tributi per gli immobili posseduti in Italia.

NON titolari di partita IVA - A differenza dei soggetti titolari di partita IVA, chi non lo è ha, in alcuni casi, la possibilità di versare IMU e TASI anche con bollettino di c/c oppure anche con F24 cartaceo. In particolare tale possibilità è prevista solo ed esclusivamente nel caso in cui non ci siano crediti utilizzati in compensazione.

Al contrario, qualora il contribuente per il versamento dei due tributi decida di compensare eventuali crediti, sarà obbligato ad utilizzare il Modello F24 telematico. Tuttavia, dovrà prestare attenzione al canale telematico su cui far viaggiare il modello. Infatti, se per via della compensazione il saldo finale sarà pari a zero, l’F24 dovrà essere trasmesso esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/Fisconline). Qualora, invece, per via della compensazione il saldo dovesse risultare positivo, il modello può essere presentato oltre che tramite il canale telematico dell’Amministrazione finanziaria anche attraverso i servizi di home/remote banking.

Il titolare di partita IVA – Chi ha partita IVA in nessun caso potrà utilizzare il bollettino di c/c o il Modello F24 cartaceo. L’unica strada percorribile è l’F24 telematico ed anche qui la scelta del canale non è lasciata alla discrezionalità del contribuente ma dipenderà dalla presenza o meno di crediti in compensazione. In particolare, se ci sono crediti compensati (indipendentemente dal saldo finale) il modello di pagamento dovrà transitare esclusivamente per i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Qualora, invece, non ci siano compensazioni si potrà ricorrere anche ai servizi di home/remote banking (fermo restando la possibilità di utilizzare, comunque, il canale telematico dell’Amministrazione finanziaria).

Il pagamento dall’estero – Per chi risiede all’estero e deve pagare per gli immobili posseduti nel nostro Paese, questi può farlo con F24 online oppure, laddove non hanno possibilità di farlo con la predetta modalità esegue un bonifico bancario al Comune dove sono ubicati gli immobili (le coordinate su cui fare il bonifico devono essere chieste al Comune, presso l'Ufficio Tributi). Se la strada percorsa è quest’ultima è sempre consigliabile inserire nella causale del versamento gli stessi dati contenuti nel Modello F24 (Codice fiscale o partita IVA del contribuente; l'imposta versata (IMU/TASI), l'anno di riferimento (es. 2018); se trattasi di "Acconto" o "Saldo"; il n. di immobili ed il codice tributo.

La compilazione – Passando alla compilazione del modello di pagamento, se entro il 17 dicembre il contribuente versa con F24, occorre ricordare quali sono i campi da valorizzare. La sezione interessata è quella “IMU ed altri tributi locali” (se si presenta il Modello F24 ordinario) in cui, bisogna: indicare il codice catastale del comune in cui sono ubicati gli immobili; riportare il codice tributo che identifica la tipologia di immobile per il quale si sta versando il tributo; barrare la casella “Saldo”; indicare il numero di immobili, in corrispondenza del codice tributo, per i quali si sta versando il tributo; valorizzare l’anno d’imposta cui si riferisce il tributo (es. 2018); indicare l’importo della deduzione utilizzata per l’abitazione principale; riportare l’importo che si sta versando e quello dell’eventuale credito che si sta utilizzando in compensazione.

Se il versamento è eseguito per conto del de cuius occorre indicare nel campo “coobbligato” (sezione dati anagrafici) il codice fiscale dell’erede che provvede al versamento (in caso di più eredi basta che vi provveda uno solo di essi per liberare anche gli altri) e valorizzare il campo “codice identificativo” con “07”.

In caso di utilizzo del Modello F24 semplificato, i dati da indicare sono gli stessi di quelli appena elencanti, con l’unica differenza che bisogna valorizzare con la lettera “EL” il campo “Sezione”.

Se trattasi di soggetto NON titolare di partita IVA che decide (sussistendone le condizioni) di utilizzare il bollettino di c/c, questi nella compilazione dovrà prestare attenzione a riportarvi gli estremi di c/c del comune destinatario del versamento; l’importo in lettere e cifre; la causale di versamento (es. Saldo IMU 2018); i dati del soggetto che esegue il versamento (soggetto passivo del tributo); eventualmente anche il codice tributo.

Se il versamento è eseguito dopo i 17 dicembre (ossia se trattasi di ravvedimento) bisognerà altresì barrare nell’F24 l’apposita casella (se si utilizza il bollettino di c/c, indicare nella causale di versamento ad esempio “Ravvedimento saldo IMU 2018”).
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