24 novembre 2018

Split payment: definiti gli elenchi per il 2019

Autore: Pietro Mosella
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Dipartimento delle Finanze - ha pubblicato gli elenchi per l’anno d’imposta 2019 (ai sensi del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 9 gennaio 2018, pubblicato nella G.U. n. 14 del 18 gennaio 2018), nei quali sono individuati i soggetti tenuti all’applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti di cui all’articolo 17-ter, comma 1-bis, del D.P.R. n. 633/1972, come modificato dall’articolo 3, del D.L. 16 ottobre 2017, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 dicembre 2017, n. 172.
Non sono incluse, pertanto, le Amministrazioni Pubbliche (come definite dall’articolo 1, comma 2, della Legge 31 dicembre 2009, n. 196), comunque tenute all’applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti e per le quali è possibile far riferimento all’elenco (cd. elenco IPA) pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (www.indicepa.gov.it).

Nel dettaglio, gli elenchi presenti sul sito del Dipartimento delle Finanze, aggiornati all’8 novembre 2018, sono i seguenti:
  • società controllate di fatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri (articolo 2359, primo comma, n. 2, Codice Civile);
  • enti o società controllate dalle Amministrazioni centrali;
  • enti o società controllate dalle Amministrazioni locali;
  • enti o società controllate dagli Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza;
  • enti, fondazioni o società partecipate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70 per cento, dalle Amministrazioni Pubbliche;
  • società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana.

Nella sezione del sito dedicata agli elenchi 2019, rimane disponibile la funzione di ricerca mediante la quale individuare fondazioni, enti o società presenti negli elenchi stessi, attraverso l’inserimento del relativo codice fiscale.

Inoltre, i soggetti interessati, fatta eccezione per le società quotate nell’indice FTSE MIB, potranno segnalare eventuali mancate o errate inclusioni, in conformità con quanto disposto dalla normativa sopra richiamata, fornendo idonea documentazione a supporto ed esclusivamente mediante il modulo di richiesta.
Verranno prese in considerazione esclusivamente le richieste di inclusione ed esclusione inviate mediante il modulo. È obbligatorio allegare la visura camerale.

Ricordiamo che, dal 1° gennaio 2018, si è ulteriormente ampliato l’ambito soggettivo di applicazione della scissione dei pagamenti IVA, c.d. split payment.

L’estensione dello split payment alle nuove categorie di soggetti, risponde all’obiettivo di rendere ancora più efficace l’azione di contrasto all’evasione in materia di imposta sul valore aggiunto.
Il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il comunicato del 7 febbraio 2018, ha avuto modo di precisare, altresì, che - in considerazione della necessità di monitorare e aggiornare costantemente gli elenchi pubblicati per tenere conto delle segnalazioni pervenute dai contribuenti - agli elenchi stessi, è attribuita efficacia costitutiva, anche in coerenza con quanto precisato nella Circolare n. 27/E del 2017.

Pertanto, al fine di tutelare il legittimo affidamento dei soggetti interessati, la disciplina dello split payment ha effetto dalla data di effettiva inclusione del soggetto nell’elenco e della pubblicazione dell’elenco stesso sul sito del MEF - Dipartimento delle Finanze.
Rimane fermo che, fino a quando il soggetto interessato non risulterà inserito nell’elenco aggiornato, il medesimo soggetto non potrà considerarsi riconducibile nell’ambito soggettivo della disciplina della scissione dei pagamenti.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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