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In considerazione dell’accordo di reciprocità sottoscritto dall’Italia con il Regno Unito, i soggetti stabiliti nel Regno Unito possono chiedere il rimborso dell’IVA assolta sugli acquisti e sulle importazioni effettuati in Italia. L’occasione è utile per fare il punto sulle condizioni di rimborso

Con la risposta n. 87/2024, l’Agenzia delle Entrate, da un lato, ha confermato che la stabile organizzazione di un soggetto stabilito in uno Stato extra-UE, anche se non esercita operazioni attive rilevanti ai fini IVA, ha diritto ad esercitare la detrazione dell’imposta assolta sugli acquisti effet

Il Regno Unito e l’Italia hanno sottoscritto un accordo in base al quale è riconosciuta la condizione di reciprocità per il rimborso IVA secondo la procedura di cui alla Direttiva n. 86/560/CEE (cd. XIII Direttiva CEE). L’accordo, in vigore dal 7 febbraio 2024, ha applicazione retroattiva dal 1°

Con la risposta all’interpello n. 87 dell’8 aprile 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al caso rappresentato da una stabile organizzazione italiana che svolge attività di consulenza a favore della casa madre stabilita nel Regno Unito, facente parte di un Gruppo IVA. La

La Sezione Tributaria della Corte di cassazione (sent. 9/04/2024, n. 9556), in tema di rimborsi IVA transfrontalieri, ha fissato il seguente principio di diritto: «l'art. 38-bis.2 D.P.R. n. 633 del 1972, che disciplina l'esecuzione di quello in favore dei soggetti non residenti stabiliti in un altro

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), in attuazione dell’articolo 5, comma 4, del decreto interministeriale 9 dicembre 2022 (si veda sul punto anche l’articolo “Criteri e condizioni per la concessione di finanziamenti agevolati dai Confidi” del 3 febbraio 2023), ha emanato il decre