Autonomia periodi di imposta

Ciascun periodo d’imposta è autonomo rispetto agli altri; importante postulato che presiede all’applicazione pratica della competenza cioè della attrazione dei costi e dei ricavi al reddito del medesimo esercizio. La normativa prevede che l’accertamento in rettifica del reddito di competenza debba avvenire entro i limiti fissati dall’art. 43, 1° comma, del DPR n. 600/1973, per cui trascorsi tali termini i valori di competenza divengono definitivi: nel caso particolare si tratta del valore di iscrizione dei costi pluriennali all’attivo dello Stato Patrimoniale. Di riflesso diviene definitiva la competenza delle conseguenziali quote di ammortamento che vengono rilevate nei successivi esercizi; è consentita la rettifica, soltanto in presenza di errori materiali ovvero di contestazione al piano di ammortamento circa la corretta applicazione di criteri civilistici.
Gli stessi concetti valgono per le perdite di esercizio che vengono esposte nella dichiarazione dei redditi, per differenza tra i costi e i ricavi di competenza (ma anche delle variazioni fiscali); in conseguenza le perdite divengono di competenza del medesimo esercizio. In sostanza se non è più possibile l’accertamento sui costi e sui ricavi, per l’intervenuta decadenza, non è consentito rettificare la perdita.