Movimenti finanziari tracciabili

Al fine specifico di prevenire forme di infiltrazione della criminalità organizzata nelle gare pubbliche, il Governo ha messo a punto, con la legge n. 136/2010, il cosiddetto Piano straordinario contro le mafie, due strumenti importanti: la Stazione Unica Appaltante e il regime di tracciabilità dei flussi finanziari. Quest’ultimo è stato oggetto di una recente determinazione dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, la n. 4 del 7 luglio 2011, con cui viene stabilito l’ambito soggettivo e quello oggettivo di applicazione degli obblighi di tracciabilità. Punto di riferimento è il Codice dei contratti pubblici, il decreto legislativo n. 163 del 2006, da cui si individuano i soggetti sottoposti alla pedinabilità dei loro movimenti finanziari, nonché i contratti che rientrano nella disciplina in essere. Da ultimo, meritano attenzione anche le comunicazioni che l’appaltatore deve fare alla Sua, sempre al fine di rendere possibile la tracciabilità: la comunicazione del conto dedicato e la comunicazione con subappaltatore e subcontraenti.