Europa, bordata all’Italia sul Mes: “Ratificate subito la riforma”
Il Comitato di risoluzione unico sollecita l’Italia a ratificare la riforma del trattato sul Meccanismo europeo di stabilità. Il nostro è l'unico Paese a non averlo ancora fatto
Autore: Miriam Carraretto
Il Single Resolution Board (SRB), l’organismo dell’Unione Europea preposto alla gestione delle crisi bancarie, ha lanciato un appello pressante affinché venga ratificata al più presto la riforma del trattato sul MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità. Sebbene l’invito sia rivolto formalmente a tutti gli Stati membri, il messaggio è chiaramente indirizzato all’Italia, l’unico Paese UE che non ha ancora completato l’iter di approvazione.
“Tutti i Paesi dovrebbero ratificare con urgenza la revisione del trattato Mes per attivare il sostegno comune al Fondo di risoluzione unico”, si legge nella nota ufficiale pubblicata in occasione dell’Eurogruppo.
Cosa ha detto l'Europa all'Italia
Secondo l’SRB, in un contesto economico fragile e soggetto a turbolenze, è fondamentale che il sistema bancario europeo disponga di fonti di finanziamento solide e immediate in caso di crisi.
Il Mes riformato rappresenta un paracadute finanziario cruciale: può intervenire nei salvataggi bancari e garantire stabilità al sistema, soprattutto per gli istituti di grandi dimensioni. A questo sostegno – sottolinea il board – dovrebbero aggiungersi misure di liquidità pubblica per affrontare le esigenze più complesse.
L’Italia, invece, resta ferma. Il nostro Paese, con il governo Meloni, ha più volte rinviato la ratifica della riforma del Mes, generando forti tensioni politiche.
Il meccanismo, che prevede prestiti agli Stati in difficoltà in cambio di piani di riforma e contenimento della spesa pubblica, è da tempo oggetto di accesi dibattiti parlamentari. L’opposizione ha più volte accusato la maggioranza di immobilismo su un dossier considerato strategico per la credibilità economica dell’Italia in Europa.
Dombrovskis: “UE pronta a negoziare con gli USA sui dazi”
Nel corso della conferenza stampa conclusiva dell’Eurogruppo, il
commissario europeo all’Economia Valdis Dombrovskis ha inoltre fatto riferimento ai rapporti commerciali con gli Stati Uniti, all’indomani della tregua - o presunta tale - tra Usa e Cina sui dazi di Trump, che per l'Europa, e l'Italia, saranno un salasso (per il solo
impatto sul Made in Italy, e solo per i prodotti agroalimentari, si stima un aumento di 1,6 miliardi).
“L’Unione Europea – ha dichiarato – resta pienamente disponibile a trovare una soluzione negoziale con gli USA, ma prosegue anche i preparativi per eventuali contromisure, se dovessero rendersi necessarie”.
L'Europa dovrà pagare di più i farmaci
Intanto monta la polemica per la decisione del Presidente Usa Trump di ridurre il prezzo dei farmaci per gli americani. Perché, tradotto, significa che per noi in Europa costeranno di più.
"Sui farmaci l'Europa dovrà pagare un po' di più, il resto del mondo dovrà pagare un po' di più e gli Stati Uniti pagheranno un po' meno" ha detto The Donald alla Casa Bianca annunciando un ordine esecutivo per abbassare il prezzo delle medicine negli States.
Il Presidente Usa ha spiegato di voler "redistribuire" l'onere dei prezzi dei farmaci prodotti negli Usa a favore dei cittadini americani attaccando "sistemi di welfare socialisti", come quelli della "Germania".
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