Il mercato obbligazionario italiano è ancora positivo e in rialzo stamane, nonostante - sia in Italia sia in altri paesi della zona euro - si siano tenute aste di titoli di Stato che solitamente appesantiscono le quotazioni.
Buon risultato oggi per il Tesoro italiano che ha collocato tutti gli 11 miliardi di Bot a 3 e 12 mesi, con quest'ultimo che ha mostrato un rendimento in calo rispetto all'asta precedente e ai minimi da gennaio scorso
"Il mercato è ancora di buon umore e tonico, e le rare occasioni di calo sono viste come un'opportunità per rientrare nel mercato" dice un dealer. "I volumi sono buoni e si vedono anche nomi di investitori esteri".
Le ragioni alla base del rally, iniziato alla fine della scorsa settimana, è da una parte la decisione espansiva adottata dalla Boj, dall'altra - più domestica - quella che, in ambito politico, viene avvertita come una possibile svolta positiva ieri.
"La decisione della Boj ha migliorato il clima in generale e ora si è propensi a credere che anche altre banche centrali vorranno agire per sostenere l'economia" dice uno strategist.
In ambito italiano il mercato beneficia di "un lieve allentamento delle tensioni sull'incertezza politica italiana dopo il primo incontro tra Bersani e Berlusconi e la possibile apertura di entrambi i partiti a formare il "Governissimo" dice Filippo Diodovich, strategist di Ig Markets. "L'eventuale fine dello stallo istituzionale potrebbe avere effetti molto positivi sui mercati almeno nel breve termine. Lo spread potrebbe tornare a scendere fino a 270 pb e il FTSE Mib potrebbe recuperare gran parte del terreno perso dopo le elezioni (ritorno verso i 17 mila punti)".
Ieri si è tenuto l'incontro fra il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e il presidente del Pdl Silvio Berlusconi per verificare se è possibile trovare una posizione comune per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica. sebbene non siano stati fatti nomi, il cammino potrebbe continuare [ID:nL5N0CW4ED].
A metà seduta, sulla piattaforma Tradeweb, il differenziale di rendimento tra decennali italiani e tedeschi tratta attorno a 305 punti base dai 310 della chiusura di ieri.
Parallelamente, il tasso sul dieci anni italiano si attesta al 4,330%, da 4,360% dell'ultima chiusura.
Il rally si è visto sui titoli di Stato di tutti i titoli di paesi semi-core, mentre sono in calo quelli con rating massimi.
Eppure oggi la mattinata è stata appesantita da una consistente offerta di titoli: la Germania ha collocato 4,33 miliardi di schatz a due anni a un rendimento di 0,02% in calo di 0,06% [ID:nL5N0CX1AB], mentre l'Austria ha aperto oggi i book per la raccolta via sindacato di un bond con doppia tranche, a 10 e 20 anni.
Anche l'asta italiana sul breve ha beneficiato del buon sentiment generale. Il Tesoro ha collocato tutti gli 11 miliardi offerti per i due titoli, contro gli 8,8 miliardi in scadenza. Nel dettaglio sono stati assegnati 8 miliardi di Bot 12 aprile 2014 al rendimento di 0,922%, in calo dall'1,280% dell'asta di metà marzo, al livello più più basso da gennaio scorso (0,864%). Il rapporto di copertura si è portato a 1,64 dal precedente 1,50. Il Tesoro ha inoltre collocato tutti i 3 miliardi di Bot trimestrali offerti, a un rendimento dello 0,243% con un rapporto di copertura pari a 1,9.
L'ultima volta che il Tesoro aveva proposto agli investiori la scadenza trimestrale, ovvero lo scorso ottobre, aveva pagato un tasso dello 0,765%.
"E' stata una bella asta: abbiamo visto una domanda molto buona nonostante i rendimenti siano scesi, anche più delle attese" dice Chiara Cremonesi, strategist a UniCredit. "Ciò ci dice che c'è ancora un buon favore verso il debito italiano anche a tassi più bassi, che sono comunque ancora più appetibili rispetto ad altri titoli nella zona euro".
"Il livello di rendimento a cui è stata assegnata l'asta del Bot annuale è decimente in linea con il mercato di stamane, molto meglio rispetto alle quotazioni di ieri sera che mostravano rendimenti più alti sul grey market, attorno a 1,04/03%" dice uno specialist. "Il livello risultato all'asta accontenta tutti: certamente l'emittente, ma anche il compratore che a questi livelli sopra lo 0,90% vede il titolo ancora appetibile. Il titolo a un anno è uno strumento che può essere appetibile solo per le tesorerie".
Ora l'attenzione si sposta sull'asta di domani sui titoli a medio-lungo offerti per un ammontare totale fra 5,5 e 7,5 miliardi.
"Sarà la seduta d'asta di domani - in particolare l'offerta dei nuovo Btp a tre anni - che darà più il polso dell'appetito degli investitori, anche non domestici, per l'Italia. Ma ci sono buone premesse, per cui penso che andrà bene" dice ancora Cremonesi".
"L'ottimo risultato dell'asta di oggi aumenta l'ottimismo per il collocamento del BTP a 3 anni di domani e soprattutto del BTP Italia che sarà lanciato lunedì 15 aprile" dice Diodovich.
Il nuovo Btp a tre anni maggio 2016, offerto fra i 3 e i 4 miliardi di euro, quota oggi sul grey market di Mts 99,67 in rialzo di 0,19 da ieri. Il tre anni benchmark aprile 2016 quota 104,16 (+0,179) con rendimento a 2,322%.
"Dal lato dell'emittente, il livello di rendimento sul tre anni è piuttosto basso storicamente (attorno a 2,35/2,45%)" dice una nota di Unicredit. All'asta di metà marzo il Btp dicembre 2015 era stato assegnato a 2,48%. "Ci aspettiamo un'abbondante rimborso di Btp (per 16,7 miliardi) e di cedole (1,13 miliardi) il 15 aprile, il che darà un ottimo supporto all'asta di domani". Inoltre - nota ancora Unicredit - "a questi livelli il nuovo Btp 3 anni offre un molto appetibile pick-up di 8/9 punti base rispetto al Btp 4,75% aprile 2016.
In offerta ci sono anche il Btp a 15 anni settembre 2028, che quota stamane 100,759 (+0,213) per un rendimento di 4,734%, e il CCTeu giugno 2017 che quota 99,944 (+0,202) per un rendimento del 4,818%.