mercoledì, 21 maggio 2025

15 settembre 2011

Chrysler: il sindacato non si presenta, salta l'accordo contrattuale

9:15 - Marchionne illustra le motivazioni del mancato patto, in ogni caso sancisce proroga di una settimana per il rinnovo dei contratti

La Chrysler non è riuscita a raggiungere l'accordo su un nuovo contratto con il sindacato statunitense United Auto Workers prima della mezzanotte (ora di Detroit, le sei in Italia), scadenza fissata per la firma. In una lettera indirizzata al presidente del sindacato Bob King, e ottenuta da Associated Press, Sergio Marchionne attribuisce la mancata firma allo stesso King che non si è presentato all'incontro. "So che siamo il più piccolo dei tre produttori di automobili qui a Detroit (dopo Ford e General Motors, ndr), ma questo non ci rende meno rilevanti", scrive l'amministratore delegato. Marchionne spiega di essersi preparato a terminare le negoziazioni prima delle 23.59 ma di non aver ricevuto risposta dall'Uaw. Ora Marchionne, atteso a Modena per un confronto sul futuro dello stabilimento Maserati, ha in programma di non tornare per alcuni giorni in Usa, ma si è detto d'accordo a prorogare il contratto per una settimana, come già successo tra la stessa Uaw e la Ford.

La situazione sul fronte del rinnovo contratti è difficile per tutte le tre compagnie automobilistiche di Detroit, ma la situazione migliore sembra essere quella di General Motors, le cui negoziazioni riprenderanno questa mattina alle 8 ora locale (le 14 in Italia). Joe Ahston, vicepresidente dell'Uaw, incaricato di seguire le trattative con Gm, ha detto martedì sera che i negoziatori hanno fatto "molti progressi" nei colloqui con l'azienda. General Motors ha assunto un ruolo pilota nelle negoziazioni e il suo accordo potrebbe essere utilizzato per fissare le linee guida anche per le altre due aziende. I negoziati sul contratto determineranno gli stipendi e i benefit per 110mila lavoratori ma incideranno anche su altre centinaia di migliaia dell'indotto. L'Uaw può prorogare i contratti dei lavoratori ma, in seguito a un accordo siglato con il governo Usa nel 2009 per evitare il fallimento delle due aziende, i lavoratori di General Motors e Chrysler non possono scioperare sulla questione dei salari. I colloqui in corso sono i primi da quando Gm e Chrysler hanno avuto bisogno del salvataggio governativo. "Come sapete - ha spiegato Ashton - diverse difficili condizioni sono state accettate per ottenere il finanziamento durante il periodo di bancarotta. Ma confidiamo di riuscire a trovare un accordo che raggiunga diversi obiettivi che abbiamo fissato all'inizio delle negoziazioni".
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