Chiude in forte calo piazza Affari, con il Ftse Mib a 14.359,5 punti (-3,43%). Male anche Madrid, dopo che i dati diffusi oggi dal Banco de España hanno mostrato un forte aumento a marzo dei prestiti della Bce alle banche spagnole.
Brusca impennata in chiusura per lo spread fra Bund tedeschi e Btp a dieci anni che dai 359 punti dell'apertura sale ai massimi della giornata, tornando sopra quota 380, con il rendimento a dieci anni al 5,53%.
Si abbattono le vendite sul Ftse Mib e alcuni titoli, al momento Bpm e Atlantia, finiscono in asta di volatilita', con perdite teoriche rispettivamente del 7,48% e del 5,34%. Particolarmente colpiti i bancari, di conserva con il rialzo dello spread Btp-Bund, a 378 punti dai 361,8 della chiusura di ieri.
Male Ubi Banca (-6,53%), Banco Popolare (-6,54%), Bper (-6,24%), Unicredit (-6,07%), Mediobanca (-5,39%), Intesa Sp (-5,07%). Secondo uno schema ormai consueto, i bancari guidano le perdite e trascinano al ribasso l'intero listino: il Ftse Italia All Share Banks perde il 5,53%, seguito dagli indici settoriali dei tecnologici (-5,07%) e dei finanziari (-5,03%). Comprati solo i chimici (+1,71%).
Negative anche le Borse Usa, che hanno aperto in calo dopo il dato sui prezzi al consumo di marzo e l'inatteso rallentamento della crescita economica della Cina. Il Dipartimento del Lavoro ha annunciato oggi che l'indice dei prezzi al consumo Usa e' salito dello 0,3% in marzo, leggermente meno di quanto previsto.
Nel frattempo, la crescita economica della Cina e' caduta al +8,1% nel primo trimestre, il livello piu' basso da quasi tre anni e ben al di sotto delle aspettative del mercato (+8,9%). Sebbene la maggior parte degli investitori sia rimasta delusa dal dato, alcuni ritengono tuttavia che l'economia cinese si riprendera' nei prossimi mesi.
La fiducia dei consumatori di aprile misurata dall'Universita' del Michigan e da Reuters e' risultata inferiore alle aspettative. Il Dow Jones cede lo 0,66% a 12.900 punti, il Nasdaq perde l'1,34% a 3.014 punti.