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venerdì, 26 dicembre 2025
Nell’ultimo trimestre del 2024 sono state aperte 94.144 nuove partite Iva con una flessione del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2023.
Rispetto al quarto trimestre del 2023, le persone fisiche calano del 10%, le società di persone dello 0,3%, mentre le società di capitali aumentano del 6,3%. Da notare il forte aumento di avviamenti da parte di soggetti non residenti (+36,6%).
Riguardo alla ripartizione territoriale, il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia che gli incrementi maggiori si sono registrati in Toscana (+2,5%) e Lombardia (+1,4%); tra i territori in flessione, emergono la Valle d’Aosta (-15,5%), la Basilicata (-13,7%) e la Puglia (-11,8%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra come di consueto il maggior numero di avviamenti di partite Iva, con il 21,6% del totale, seguito dalle attività professionali con il 12,4% e dalle costruzioni (11,4%). Tra i dieci settori principali, che fanno registrare nel complesso circa l’85% dei nuovi avviamenti nel trimestre, le variazioni più significative rispetto all’ultimo trimestre del 2023 riguardano il settore dell’agricoltura (-19,4%), il settore delle attività finanziarie (+16,7%), le altre attività di servizi (+9,6%), il settore della sanità (-7,9%), il settore delle attività professionali (-6,5%) e il settore del commercio (+4,5%).
Nel periodo in esame 32.397 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 34,4% del totale delle nuove aperture, con una flessione dell’8,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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Suggerimenti:
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