Continuano ad accentuarsi tensioni e rendimenti sui titoli di Stato dei paesi della periferia dell'area euro, con i mercati innervositi da una nuova asta di bond in Spagna mentre le indagini sull'attività delle imprese hanno confermato una dinamica recessiva su marzo, sebbene flebilmente più tenue di quanto inizialmente stimato. Restano deboli poi anche i consumi e le vendite del commercio al dettaglio. A deprimere i mercato però ha consistentemente contribuito anche la doccia fredda giunta ieri dalla Federal Reserve Usa: il resoconto dettagliato dell'ultimo direttorio, le minute, ha deluso le attese che si erano create sulla propensione a varare nuovi stimoli all'economia.
Pesanti cali tra diverse Borse europee mentre la debolezza si fa sentire anche sulle emissioni dell'Italia e a tarda mattina i rendimenti dei Btp a 10 anni hanno raggiunto il 5,26 per cento, contro il 5,16 per cento registrato ieri in serata. In questo modo il differenziale dei tassi tra Btp e bund tedeschi, il famigerato spread risale a 3,45 punti percentuali, o 345 punti base, sui massimi da fine febbraio, contro i circa 335 punti di ieri sera. La Borsa di Milano resta ribassista, con un meno 0,65 per cento del Ftse-Mib.
Intanto la Spagna ha effettuato una nuova asta di Bonos, raccogliendo meno del previsto con 2,589 miliardi di euro e accusando nuovi aumenti dei tassi. Il paese resta sotto i riflettori la Spagna, che nel piano di bilancio presentato dal governo prevede un consistente aumento del debito, all'80 per cento del Pil nonostante la riduzione del deficit. Si tratta comunque di un valore più basso della media europea, ma la Spagna accusa anche il maggior tasso di disoccupazione di tutti i paesi avanzati. I rendimento sui Bonos spagnoli a 10 anni, al 5,58 per cento sono risaliti ai massimi da gennaio e il loro spread sui Bund ha raggiunto 377 punti base. La Borsa di Madrid si attesta al meno 0,65 per cento, l'euro cala marcatamente a 1,3166 dollari. Intanto Parigi accusa un meno 1,37 per cento, Francoforte meno 1,79 per cento, Londra meno 1,03 per cento. Oggi si riunisce il direttorio della Bce, da cui sono sono attese variazioni dei tassi di area euro attualmente all'1 per cento.