Truffa vip, quattro anni e mezzo a Lande
10:50 - Condannato il Madoff dei Parioli
Prima condanna per Gianfranco Lande in relazione al fallimento della societa' Egp Francia riguardante un crack di 225 mln di euro.
Il giudice dell'udienza preliminare Annamaria Fattori a conclusione di un giudizio abbreviato ha condannato Lande per le accuse di bancarotta fraudolenta aggravata e bancarotta patrimoniale aggravata a 4 anni e 6 mesi mentre 2 anni ciascuno sono stati inflitti all'ex convivente di Lande Raffaella Raspi e al fratello di questa Andrea, che attualmente sono agli arresti domiciliari per concorso.
Il giudice ha anche condannato i tre imputati in separata sede a risarcire il liquidatore di Egp e del fondo di garanzia francese Gianluca Brancadoro, costituitosi nel giudizio parte civile per conto dei creditori. I fatti contestati si riferiscono al periodo in cui i tre condannati erano stati tra il 17 settembre del 2003 e il 10 gennaio del 2011 al vertice della societa'.
In particolare Lande era il presidente, Raffaella Raspi era consigliere di amministrazione e direttore generale della Egp mentre suo fratello Andrea era consigliere di amministrazione e depositario delle scritture contabili.
Per quanto riguarda i fratelli Raspi il giudice ha considerato il reato contestato in continuazione con quello che e' stato oggetto di un patteggiamento sancito il 10 marzo scorso al termine di un rito alternativo dal gup Marco Mancinetti. In particolare questo magistrato aveva inflitto a Raffaella Raspi 3 anni e 4 mesi confiscandole inoltre 40 mila euro e ad Andrea Raspi 2 anni e 8 mesi oltre alla confisca di 35 mila euro.
Commentando la decisione del giudice Annamaria Fattori gli avvocati salvatore Sciullo e Susanna Carraro hanno detto: "speravamo nell'assoluzione; c'erano tutti gli elementi per affermare che i beni di cui si tratta non sono mai entrati nella Egp. Aspettiamo le motivazioni. Un dato certo e' il ridimensionamento dell'ipotesi fantasiosa dell'accusa che per noi rappresenta un primo passo per puntare all'assoluzione".
Piena soddisfazione invece e' stata manifestata dagli avvocati Francesco Isolabella costituito parte civile per il fondo di garanzia francese e Giovanna Corrias Lucente costituita per conto del commissario liquidatore, cioe' il dottor Gianluca Brancadoro. "Rileviamo che il giudice -hanno detto i due penalisti- ha riconosciuto la fondatezza dell'accusa di bancarotta documentale e soprattutto di bancarotta patrimoniale. Gli imputati si sono impossessati dei beni dei clienti per scopi impropri.
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