Il presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli, ha reso noto che ci sono dei lievi segni di miglioramento nelle prenotazioni alberghiere, per l’estate, da parte dei turisti, ma i numeri non si avvicinano minimamente ai livelli pre- pandemia.
Michielli esprime il proprio dissenso in merito a due misure adottate dal governo, ovvero il coprifuoco alle 22 e le cene solo all’aperto, le quali rappresentano un beneficio per i Paesi limitrofi in cui questi obblighi non sono presenti.
Per tale motivo i turisti scelgono di prenotare le vacanze nei Paesi dove non ci sono tali limitazioni, a discapito del settore del turismo italiano che in questa situazione non è nelle condizioni di poter lavorare.
Il Presidente di Confiturismo Veneto, prosegue sottolineando che stanno arrivando delle prenotazioni per i mesi di giugno, luglio e settembre, auspicandosi che aumentino quelle all’ultimo minuto, in modo da poter lavorare per lo meno nella stagione estiva. Nel mese di maggio, invece, le strutture in Veneto ed Emilia, hanno registrato un calo di prenotazioni da parte dei clienti tedeschi e austriaci, mentre prima dello scoppio della pandemia nello stesso periodo si verificava il tutto esaurito.
L’unica possibilità per far tornare le mete turistiche italiane competitive è accelerare sulla campagna vaccinale, sottolinea Michielli, totalmente d’accordo con la decisione di creare le isole Covid free e vaccinare il personale del turismo. La vaccinazione del personale delle isole è una trovata di marketing, per esempio la Grecia ha vaccinato solo le isole con una bassa densità di popolazione, ma questa strategia sta riscontrando successo in tutto il mondo.
Infine, conclude, evidenziando di aver proposto alla Regione Veneto di vaccinare tutto il personale turistico, dopo le fasce più fragili, entro la fine di maggio, seguendo il modello greco.