sabato, 24 maggio 2025

10 ottobre 2020

Giornate FAI d’autunno: alla riscoperta dell’Italia

Autore: Redazione Fiscal Focus
Lo scorso 6 ottobre presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle Giornate Fai d’Autunno, l’edizione 2020 dell’appuntamento che, già da alcuni anni, invita alla scoperta delle bellezze di molti luoghi in tutta Italia.

Nata da un’idea di Elena Croce - figlia del filosofo Benedetto Croce – che intendeva emulare il National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty britannico (l'organizzazione che lavora per conservare e proteggere l'eredità storica e naturale di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), la fondazione FAI – Fondo Ambiente Italiano venne fondata nel 1975 dall’imprenditrice Giulia Maria Crespi che, assecondando quell’idea, ne firmò l’atto costitutivo e lo statuto.

L’azione dell’ente è diretta alla tutela, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l'apertura al pubblico dei beni storici, artistici o naturalistici pervenutigli per donazione, eredità o comodato (la prima donazione ricevuta dal FAI risale al 1976: si tratta di Cala Junco, un terreno di oltre 1000 metri quadrati a Panarea, di cui l’ente è riuscito ad assicurare, negli anni successivi, la mancata lottizzazione; è seguita, nel 1977, quella del il Castello di Avio (TN) su cui la fondazione iniziò interventi di restauro per salvarlo dal degrado. Con questa acquisizione il FAI stabilì il principio in base al quale i donatori e i loro eredi possano godere del diritto abitazione in una parte della dimora donata, senza partecipare alle spese di restauro, manutenzione e custodia. Dello stesso anno è la donazione del Monastero di Torba (VA) acquistato dalla stessa fondatrice per donarlo all’ente e salvarlo dal totale deperimento).

Il FAI promuove inoltre diverse iniziative attraverso le quali si propone di educare e sensibilizzare alla conoscenza, al rispetto e alla cura dell'arte e della natura nonché interventi sul territorio in difesa del paesaggio e dei beni culturali italiani.

È noto, tra queste ultime, il censimento nazionale biennale “I Luoghi del Cuore”, che, tramite una votazione online, consente di individuare i luoghi italiani da non dimenticare.

L’edizione 2020 delle “Giornate d’Autunno” è dedicata proprio a Giulia Maria Crespi, scomparsa lo scorso luglio a 97 anni, ed è accompagnata da una campagna nazionale di raccolta fondi che ha lo slogan “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, con cui tutti sono invitati a supportare la fondazione nella sua opera, in tempi in cui la pandemia ha reso evidente la necessità di curare la salute non solo fisica ma anche dei luoghi. Con il lockdown l’ente ha dovuto interrompere molti degli interventi che stava portando avanti e delle iniziative attraverso cui li sovvenzionava: dalla chiusura dei propri Beni all’annullamento delle Giornate FAI di Primavera, con conseguenti riduzioni dei proventi. Un contributo di tutti si rende dunque necessario, perché - com’è stato ricordato nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa- “Star bene significa anche vivere in un ambiente sano, pulito e curato e coltivare curiosità e passioni che la cultura accende, riconnettersi attraverso i luoghi a quel patrimonio di storia e cultura, ambiente e paesaggio che è una tradizione di civiltà italiana.”

Per la prima volta le "Giornate d'autunno" si svolgeranno in due fine settimana, il 17 e 18 ottobre e il 24 e 25 ottobre, al fine di poter rispettare le norme sul distanziamento consentendo comunque la possibilità di partecipare a più persone possibile alle visite ai mille luoghi di interesse che saranno aperti, in via straordinaria, in quattrocento città italiane.

Le visite saranno guidate dai volontari del Fai; per garantire un ordinato svolgimento delle giornate di manifestazione, a partire dal 6 ottobre grazie a una donazione di tre euro sarà possibile prenotare la visita che interessa sul sito www.giornatefai.it. La prenotazione non è obbligatoria ma evidentemente consigliata anche perché il numero degli accessi consentiti è prestabilito.

Sul sito è anche possibile scorrere l’elenco completo dei siti che sarà possibile visitare, ripartiti tra i due fine settimana suindicati.
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