Il
congedo parentale è un periodo di astensione facoltativa dal lavoro concesso ai genitori lavoratori, sia pubblici che privati, per prendersi cura dei figli nei primi anni di vita. Questo strumento è fondamentale per
promuovere il benessere dei bambini e dei genitori, migliorare la conciliazione vita-lavoro e sostenere la parità di genere.
In Italia, il diritto al congedo parentale è regolato dal
Decreto Legislativo n. 151 del 2001 e successive modifiche, come il
Decreto Legislativo n. 105 del 2022. I genitori possono usufruire del congedo entro i primi 12 anni di vita del bambino, o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento. La durata complessiva del congedo è di massimo 10 mesi, estendibili a 11 se il padre si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi consecutivi.
Il
congedo parentale è
fruibile sia in modalità continua che frazionata, anche a ore, e può essere richiesto anche dai genitori adottivi o affidatari. Tuttavia, sono esclusi i genitori con rapporti di lavoro cessato o sospeso, i lavoratori domestici e i lavoratori a domicilio.
Questa misura rappresenta una tutela essenziale per le famiglie, permettendo ai genitori di dedicare tempo e attenzione alla crescita e allo sviluppo dei propri figli, senza rinunciare alla propria carriera professionale.