venerdì, 06 giugno 2025

10 aprile 2021

Ripresa economica post-Covid: gli Stati Uniti accelerano sull’Unione europea

La situazione economica negli Stati Uniti ritornerà ai livelli pre- Covid più velocemente che nell’Unione europea per differenti fattori, primo tra tutti basti considerare gli stimoli fiscali concessi dalle amministrazioni di Biden e Trump nell’ultimo anno, a dispetto degli Stati membri dell’UE che dovranno attendere luglio 2021 per ricevere e usufruire della prima parte del Recovery Found , ossia un fondo di recupero, strumento richiesto più volte con l’obiettivo di arginare l’impatto devastante della pandemia. La previsione è confermata da quattro fattori, che analizzeremo singolarmente, che risultano differenti nei due continenti:
  • tasso di crescita;
  • tasso di vaccinazione;
  • asso di risparmio;
  • tasso di disoccupazione.

Il fondo monetario internazionale (FMI) prospetta per gli Stati Uniti un tasso di crescita pari al +6,4% nel 2021 che consentirebbe all’economia americana di superare i livelli del 2019. Negli Stati Uniti, lo scorso anno, la contrazione del Pil era pari al 3,5%, visibilmente inferiore rispetto a quello dei Paesi membri dell’UE che adottano la moneta unica, pari al 6,6% e l’FMI ipotizza che il rimbalzo si fermerà al +4,4% rispetto al 2,2% sul Pil pre-pandemia.

Per quanto concerne il tasso di vaccinazione gli Stati Uniti hanno somministrato al 50% della popolazione adulta la prima dose dei vaccini Pfizer e Moderna raggiungendo una percentuale di immunizzazione significativa. In Europa, invece, i ritardi sul piano vaccinale sono una delle cause della lenta ripresa, 1 solo adulto su 5 ha ricevuto il primo siero di vaccino; analizzando i dati in Italia il 70% della popolazione sarà immunizzato solo entro il 2 febbraio 2022.

Il blocco delle attività economiche e gli stimoli fiscali hanno raddoppiato il tasso di risparmio nel 2020 evidenziando il grado di incertezza percepito dai risparmiatori in piena pandemia. Il deflusso, seppur graduale, dai conti correnti indica una moderata ripresa dell’economia anche se entrambi i continenti risultano ancora lontani dai livelli pre- pandemia. Nell’ultimo trimestre negli Stati Uniti il tasso di risparmio dal 25,8% è sceso al 15,7% mentre in Europa al 17,3%.

Infine, il tasso di disoccupazione, cioè la percentuale della popolazione che non possiede un lavoro retribuito, negli Stati Uniti dovrebbe diminuire dall’8,1% registrato nel 2020 al 5,8%. La situazione non è analoga in Europa, in cui il tasso di disoccupazione rispetto al 2020 aumenterà dal 7,9% all’ 8,7 nel 2021 e si assesterà all’8,5% nei seguenti dodici mesi.
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