giovedì, 08 maggio 2025

7 marzo 2020

Su e giù per l’Italia

Eventi del mese - week end 6 - 8 marzo

Verona
Model Expo Italy: è la Fiera del Modellismo che in Italia non ha rivali.
Ospitata nel quartiere fieristico di Verona, si terrà il 7 e 8 marzo 2020 proponendosi come eccezionale tessuto di spazi dedicati al modellismo statico e dinamico, al gioco, all’interattività e al videogaming, attraverso oltre 200 eventi, 7 aree tematiche e un totale di 450 espositori divisi fra aziende e associazioni. Si tratta di una splendida vetrina che in un arco di tempo di due giorni è capace di richiamare un pubblico medio di 70.000 persone fra visitatori curiosi, semplici appassionati, cultori del gioco ed esperti del comparto ludico.
70.000 mq di superficie espositiva, 7 padiglioni e altrettanti settori tematici: sono i dati evinti dall’edizione 2019 che replicano nel 2020 Model Expo Italy assume i connotati di evento trasversale che ingloba l’intero universo ludico, comprendendo il modellismo (nello specifico automodellismo, aeromodellismo, ferromodellismo, modellismo statico, navimodellismo, modellismo macchine da lavoro e Special Area) e gli intramontabili LEGO reperibili nella Brick Arena.
La Fiera rappresenta un grande spazio in cui poter acquistare e provare infinite esperienze di gioco a molteplici livelli di coinvolgimento, oppure cimentarsi in gare e competizioni parallelamente a un susseguirsi interminabile di show e dimostrazioni pubbliche. Uno degli scenari è la Vasca Indoor, la più grande d’Europa per il galleggiamento e la navigazione di navi, imbarcazioni, velieri e sommergibili in miniatura.
Riconfermato per la quinta volta il Games District, il format inclusivo di giochi da tavolo e di società, cosplay, flipper, videogiochi e tornei.

Nome: Model Expo Italy
Dove: quartiere fieristico di Verona.
Quando: 7-8 marzo 2020.
Orari: dalle ore 9.00 alle ore 19.00.
Biglietto: € 15.00 intero, € 13.00 ridotto (ragazzi dai 12 ai 16 anni, over 65, gruppi min. 15 persone), € 5.00 ridotto bambini da 6 a 11 anni, gratuito under 5 anni.

Abbiategrasso
Sta arrivando il momento della XI edizione della rassegna di artigianato artistico di qualità "Creazioni Artigiane Artiste …e Fiori", dedicata all’artigianato e al florovivaismo, che vede come protagoniste le donne.
L'evento torna al Castello Visconteo di Abbiategrasso (Milano) nel fine settimana del 7-8 marzo 2020, in occasione della Festa della Donna.
Si tratta di un’occasione per vedere e acquistare oggetti d’artigianato e legati al regno dei fiori, ma ci sarà anche un'area del gusto con prodotti selezionati che offre al pubblico degustazioni facendogli conoscere produzioni di nicchia e selezionate.
Durante la manifestazione si organizzano dimostrazioni, visite guidate, musica del vivo e spettacoli.
Per i più piccoli invece sono disposti laboratori didattici sul tema dei fiori per unire divertimento e amore per l’artigianalità.
Questo progetto tutto al femminile nasce con l’ambizione di promuovere le donne artigiane che hanno avuto il coraggio di trasformare le loro passioni in progetti imprenditoriali veri e propri.
Artiste e sarte, orafe e ceramiste, tutte professioniste appassionate che hanno fatto delle loro abilità un mestiere espongono le proprie creazioni alla mostra Creazioni Artigiane Artiste …e Fiori.
Un momento per riflettere anche sull’importanza culturale dell’artigianato in sé, come baluardo contro l’omologazione che la produzione industriale riversa inevitabilmente nelle nostre vite: artigianato come sinonimo dunque di personalizzazione e – ovviamente – di alta qualità.
Infine, la domenica dalle ore 15 alle 17:30 si svolgono le visite guidate al Castello a cura della Pro Loco di Abbiategrasso, che conducono il pubblico in luoghi normalmente non accessibili come le sale affrescate e la torre. La visita è disponibile con contributo a offerta.

Creazioni Artigiane Artiste ...e Fiori
Dove: Castello Visconteo, Abbiategrasso (Milano).
Date: 7-8 marzo 2020.
Prezzo: ingresso gratuito

Naro
Era il lontano 1937 quando a Naro, una piccola cittadina in provincia di Agrigento, si celebrava la prima edizione della Sagra del Mandorlo in Fiore.
Nata dall’idea del conte Alfonso Gaetani e organizzata con la collaborazione dell'istituto delle suore della Carità, la festa della Primavera narese, rievocava il mito di Proserpina e l’arrivo della primavera con carretti rivestiti di fiori e figuranti vestiti di pizzo e seta; una grande festa in grado di accendere la Valle del Paradiso e tutti i comuni vicini.
Due anni dopo, in occasione della festa, venne allestito un carro colorato con le figure della tradizione siciliana diretto verso il Tempio della Concordia; da allora la Sagra del Mandorlo in Fiore venne spostata definitivamente ad Agrigento, dando vita alla kermesse floreale più famosa dello stivale.
Per ricordare chi ha dato i natali a uno dei più grandi festival internazionali del folklore, ogni anno qui a Naro si continua a celebrare la Primavera narese, alla quale di recente è stata assegnata la dicitura ”Mandorlo in Fiore, a Naro dal 1937” .
Il programma si svolge dal 7 al 9 marzo 2020 con degustazioni, esibizioni di gruppi folk locali e internazionali, sfilate di carretti addobbati e lo spettacolo del Mandorlo in Fiore con l'elezione della reginetta e l'assegnazione del premio Aurea Fenice.

Primavera narese - Sagra del Mandorlo in Fiore
Dove: Naro (Agrigento).
Date: 7-8-9 marzo 2020.
Biglietto: ingresso libero.
Orari e programma: maggiori informazioni sul sito ufficiale del comune e sulla pagina Facebook della festa.

Pordenone
Ortogiardino è la mostra dedicata l’ortoflorovivaismo e all’architettura del paesaggio che giunge quest'anno alla 41° edizione e si terrà a Pordenone dal 7 al 15 marzo 2020.
I suoi numeri parlano di oltre 65.000 visitatori e 300 espositori su un’area di circa 30.000 metri quadrati.
Negli spazi della fiera i visitatori resteranno incantati dai grandi allestimenti a giardino e i tanti consigli per gli arredi e decori dei terrazzi e pareti vegetali; in mostra tanti produttori e rivenditori di attrezzature e prodotti per la cura del giardino e dell’orto, sementi e bulbi e attrezzature.
All’interno di Ortogiardino i padiglioni sono dedicati a diversi settori come la vendita di prodotti tipici, il mercatino di Campagna Amica con i prodotti a km 0 selezionati tra i coltivatori della provincia, le anteprime delle tendenze in fatto di moda e design o ancora la mostra mercato di arredi e decori per giardini e terrazzi di artigiani e piccole aziende.
Ad arricchire il programma molti eventi collaterali come Pordenone Orchidea, fiore all’occhiello di Ortogiardino, dedicata all’esposizione di oltre 150 tipologie di orchidee, e poi cactacee, tillandsie, bonsai, tetradenia riparia e aspidistre, ma anche incontri, conferenze e lezioni con esperti del settore. A rendere speciale Pordenone Orchidea è l’assegnazione degli Oscar dei Fiori, riconoscimento a persone che si sono distinte nella cura e nella documentazione di questa specie floreale.
Altro evento atteso all’interno di Ortogiardino è il famoso Festival dei Giardini, giunto ormai alla IX edizione, che sotto la direzione artistica dell’Architetto Giovanna Bellotto riunisce le migliori idee nella progettazione di piccoli giardini su un tema che varia ogni anno; per l’edizione 2020 il fil rouge è DA:Viaggio A:Realtà.
Il Festival dei Giardini valorizza e premia l’espressione qualitativa nella realizzazione del verde secondo il gusto e lo stile italiano, considerando l’abilità tecnica e la conoscenza delle piante, la progettualità, la maturità e l’estro dei progettisti.
In questo contesto i 12 migliori giardini sarranno selezionati e premiati da una commissione composta da progettisti, agronomi, giornalisti e rappresentanti di AIAPP, Associazione italiana di professionisti attivi nel campo della paesaggistica.

La fiera di Ortogiardino a Pordenone - Pordenone Fiere, viale Treviso 1, Pordenone.
Date: dal 7 al 15 marzo 2020.
Biglietto: intero 8 euro; ridotto 6 euro; ridotto (ragazzi dai 13 ai 17 anni compiuti) 6 euro;
gratuito per i ragazzi fino a 12 anni.
Orari e programma: da lunedì a venerdì dalle 14 alle 19; sabato e domenica dalle 9:30 alle 19:30.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale della manifestazione.

Morciano di Romagna
L’Antica Fiera di San Gregorio è il grande appuntamento d’inizio marzo, l’evento tanto atteso dalla popolazione di Morciano di Romagna così legata alla tradizione e alle sane radici che tengono sempre ben teso il filo diretto con il passato.
La manifestazione agglomera le mostre del bestiame (Mostra del Cavallo Città di Morciano e la Mostra Bovini di Razza Romagnola) e una serie di iniziative collaterali funzionali alla piena riuscita di una consuetudine tanto aggregativa quanto celebrativa.
Imperdibile per gli addetti del settore è l'esposizione campionaria dei prodotti dell’industria,
dell’artigianato e dell’agricoltura della Valle del Conca, così come l'esposizione della macchina e dell’attrezzatura agricola e industriale.
Durante la kermesse non mancherà l'esposizione di auto d’epoca e la Coppa Eleganza Morciano di Romagna, con la quale vengono premiati i più begli esemplari su quattro ruote, e nemmeno un parco divertimenti e il mercato nelle vie del centro cittadino, mentre i padiglioni di Morciano Fiere accolgono le specialità enogastronomiche del territorio.
Come sempre, la Fiera di San Gregorio è anche un'occasione per godersi le esibizioni dei tanti artisti in cartellone; molti spettacoli serali animano infatti il periodo della manifestazione, che conferma la sua centralità nella regione e la voglia di introdurre sempre più novità coinvolgendo un pubblico variegato, multigenerazionale e appassionato.

Nome: Antica Fiera di San Gregorio
Dove: Morciano di Romagna (Rimini).
Date: dall'8 al 15 marzo 2020.
Biglietto: ingresso gratuito, spettacoli serali a pagamento.

Fermo
Dal 7 al 9 marzo 2020 torna Tipicità, la fiera dedicata ai prodotti tipici della regione Marche che si svolge nella città di Fermo.
Si tratta di un evento ormai giunto alla 28° edizione, che coinvolge più di trecento realtà tra produttori e aziende, un vero e proprio viaggio nei sapori tipici della regione Marche, ma anche un modo per conoscerne le tradizioni artigianali e mete turistiche spesso tralasciate. La manifestazione ha luogo al Fermo Forum, il complesso fieristico della città marchigiana.
Tipicità diventa un modo per far conoscere il territorio delle Marche a partire dai suoi prodotti tradizionali. Fulcro della fiera è certamente il padiglione Food, Wine & Beer, dedicato ai migliori prodotti enogastronomici della regione (da quelli più tradizionali sino alle nuove tendenze), organizzato in diversi percorsi a tema.
Imperdibile il percorso espositivo Tipicità Experience, dedicato ai prodotti tipici marchigiani e alle filiere d’eccellenza, con un occhio alle principali novità del settore.
Art&Genius è la denominazione del percorso tra manualità, creatività e innovazione, mentre Food Wine & Beer è dedicato alle rare specialità e ai percorsi sensoriali, produzioni bio, alle bollicine e alla birra artigianale.
Per l'edizione 2020 di Tipicità si ripropongono attività ed eventi come quelli dell'Accademia, che vede protagonista la cucina spettacolo per grandi chef, il Teatro dei Sapori con il suo storytelling del gusto tra racconti e degustazioni guidate, il Forum & Focus dove partecipare allo scambio di opinioni con esperti di settore e volti noti e Tipicità 4 Kids, con laboratori, animazioni ed esperienze per i più piccoli, ma anche nuove aree come Pizza Gourmet, dedicata alla pizza d'autore che valorizza il territorio, e il Terminal, dove protagoniste sono le contaminazioni e le nuove tendenze.
Infine, il cento storico di Fermo sarà coinvolto nella manifestazione con l'iniziativa Tipicità in The City, dove gli eventi escono dalla fiera per mescolarsi alla città e a chi la vive.

Nome: Tipicità
Dove: Fermo Forum, via G.Agnelli 10/12, Fermo (Marche).
Date: dal 7 al 9 marzo 2020.
Prezzi: biglietto intero 8 euro; ridotto 4 euro (dai 13 ai 18 anni e over 65); gratis fino ai 12 anni.
Orari e programma: sabato e domenica dalle 9:30 alle 21; lunedì (per gli operatori) dalle ore 10 alle 20.
Maggiori informazioni sulla pagina ufficiale.

Valeggio sul Mincio
Apre la stagione delle visite per il nuovo anno al Parco Giardino Sigurtà.
In occasione del weekend del 7-8 marzo 2020 a Valeggio sul Mincio – Comune della provincia di Verona – il parco accoglie i visitatori con le splendide fioriture di Tulipanomania 2020.
Su tutte, infatti, spicca quella del variopinto tappeto di tulipani, accompagnata da coloratissime altre specie botaniche come giacinti, muscari e narcisi.
Il periodo della fioritura dei tulipani si estende dall'inizio di marzo alla fine di aprile con il susseguirsi di varietà precoci, medie e tardive, anche se il momento clou inizia generalmente nella seconda metà di marzo e prosegue per buona parte del mese di aprile.
Il Parco Sigurtà è una delle aree verdi più belle d’Europa, contenitore di eccezionali varietà di piante, con ben 18 specchi lacustri rigorosamente fioriti per un totale di 60 ettari di superficie sulla quale trovano incastro spontaneo tantissimi elementi legati alla storia e
all’estetica naturale.
Nel mezzo sorge anche una fattoria didattica utile ai piccoli avventori rapiti dalle moltissime curiosità scaturenti dalla materia botanica.
Nel 2019 il Parco Giardino Sigurtà ha ottenuto il riconoscimento del World Tulip Award, che premia le migliori fioriture di tulipani nel mondo.
In occasione dell'inaugurazione, per festeggiare la Festa della Donna, il parco regala l'ingresso a tutte le donne sabato 7 e domenica 8 marzo.

Nome: Tulipanomania 2020
Dove: Parco Giardino Sigurtà, via Cavour 1, Valeggio sul Mincio (Verona).
Date: dal 7 marzo al 30 aprile 2020.
Biglietto: ingresso gratuito per le donne il 7-8 marzo.
Negli altri giorni: € 14,50 adulti; € 10,50 over 65; € 7,50 bambini dai 5 ai 14 anni; gratis bambini da 0 a 4 anni e diisabili 100% (con certificazione).
Orari e programma: dalle ore 9 alle 19 (orario continuato); a marzo fino alle ore 18.

MOSTRE

Torino
Inaugurata a Torino la mostra “MEMORIA E PASSIONE. DA CAPA A GHIRRI. CAPOLAVORI DALLA COLLEZIONE BERTERO” che fino al 10 maggio 2020 attende il pubblico negli spazi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, esposizione ricca di significative immagini provenienti dall’esclusiva Collezione Bertero e capace di raccontare storia e vite del nostro passato.
Saranno illustri e celebri autori a raccontare, attraverso lo strumento della fotografia, tante e tante storie di contadini, preti, famiglie, nobildonne, militari e bambini, quali testimonianze di un’epoca in cui la liberazione dal fascismo ha regalato voglia di vivere, nonostante miseria e povertà.
Sono ben duemila le immagini selezionate dalla curatela di Walter Guadagnini, direttore di
CAMERA, con la collaborazione di Barbara Bergaglio e Monica Poggi, e realizzate da circa cinquanta nomi d’eccellenza di livello internazionale.
Tra questi presenti i lavori di Bruno Barbey, Lisetta Carmi, Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, Mario Cattaneo, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Herbert List, Ugo Mulas, Ferdinando Scianna, Franco Vimercati e Michele Zaza.
Il racconto che attende il visitatore parla di vitalità e fermento, rinascita e amore per la vita, e documenta la capacità propria dell’umanità di risorgere nonostante tutto, grazie allo spirito di sopravvivenza insito in chi ha sofferto e lottato.
Tra gli splendidi e celebri scatti l’esposizione annovera “La strada per Palermo” di Robert Capa del 1943, “American girl in Italy, Firenze” di Ruth Orkin del 1951 e ancora, per esempio, il reportage dedicato all’Italia da Henri Cartier-Bresson del 1952. Un progetto che restituisce storie di vita e dignità e allo stesso tempo testimonia l’evoluzione della fotografia, grazie alla passione e alla visione ampia e originale di Bertero, il collezionista che ha saputo realizzare una raccolta tanto ricca ed unica in fatto di qualità e capace di accogliere modi e concezioni differenti: dalla testimonianza e il reportage alla fotografia concettuale.
Mostra: Memoria e passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla Collezione Bertero
Dove: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Torino
Quando: 20 Febbraio - 10 Maggio 2020
Orari: 11-19; giovedì 11-21. Martedì chiuso
Maggiori info: sito ufficiale

Modena
Prosegue il viaggio di un evento tra i più pop del 2020 che vede Marina Abramović esprimersi attraverso le sue performance, dopo l’acclamata tappa di Milano, nello splendido e significativo spazio del Teatro Anatomico a Modena.
Dal giorno 8 marzo al 30 giugno 2020, infatti, la coinvolgente iniziativa dal titolo “MARINA ABRAMOVIĆ / ESTASI” attende il grande pubblico per stupire e scoprire un luogo unico, in cui il corpo e i suoi misteri sono stati oggetto di indagine.
La curatela dell’iniziativa è affidata a Casa Testori e il progetto vede muoversi in sinergia VanitasClub, che lo ha ideato, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Ago Modena Fabbriche Culturali e il Comune di Modena, impegnato ancora un avolta a sottolineare la centralità della città nel panorama culturale contemporaneo.
Si apre con una citazione dell’artista il viaggio attraverso i misteri del corpo “Attraverso il corpo io vedo l’anima” e procede con una serie di video dal titolo “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, grazie alla quale Marina Abramović si relaziona con una delle più importanti figure del cattolicesimo, Santa Teresa d’Avila.
Tre performance risalenti al 2009, condotte dall’artista serba nell’ex convento di La Laboral a Gijón in Spagna, verranno proiettate sullo sfondo di un allestimento senza pari, dal forte impatto e pensato dall’architetto Martina Valcamonica, per un’esperienza coinvolgente e spettacolare, capace di affascinare, stupire e coinvolgere al tempo stesso il visitatore.
Diversi eventi collaterali completano e partecipano a rendere l’evento unico, attraversando il mondo della musica e quello della gastronomia, nella impareggiabile cornice del Teatro Anatomico, luogo eletto per scambio e incontro tra presente e passato, arti e scienza. Da non perdere.

Mostra: Marina Abramović / Estasi
Dove: Teatro Anatomico, Modena
Quando: 8 Marzo – 30 Giugno 2020
Orari: martedì – venerdì 10 – 12 / 16 – 19:30; sabato e domenica 10 – 19:30
Biglietti: intero euro 12,00
Maggiori info: sito ufficiale

Bologna
“UNIFORM INTO THE WORK/OUT OF THE WORK” è il titolo del progetto espositivo presentato al MAST di Bologna e che accoglierà il pubblico fino al 3 maggio 2020, curato da Urs Stahel. L’iniziativa si concentra sul significato della divisa, dell’uniforme da lavoro che, nella sua diversificazione e molteplicità, racconta i concetti di inclusione ed esclusione che essa stessa comporta.
Una serie di scatti fotografici a testimonianza di differenti tipologie di lavoratori, colte in contesti storici e sociali differenti, ricordano quanto la separazione faccia parte della collettività e quanto sia necessaria e urgente una riflessione sull’essere e sull’apparire, obiettivo primario della splendida esposizione fotografica.
Più di seicento scatti di maestri della fotografia condurranno il visitatore in un viaggio attraverso il tempo, la storia e le dinamiche sociali che fanno da sfondo ad un quotidiano fatto di lavoro e ricerca di identità. I quarantaquattro autori, che hanno immortalato lavoratori di ogni classe e censo, interpretano il concetto di uniforme nel suo più profondo significato, in cui la dualità tra appartenenza e separazione rappresenta un concetto chiave e imprescindibile.
Accanto alle splendide immagini attende il visitatore la monografica di Walead Beshty, con una serie di centinaia di ritratti di coloro che lavorano nel mondo dell’arte, a sottolineare quanto l’abbigliamento professionale possa divenire segno distintivo, sorta di “tacito codice dell’anti-uniforme”.
Tra gli autori compaiono nomi quali Manuel Alvarez Bravo, Walker Evans, ma ancora contemporanei come Paola Agosti, Sonja Braas e Song Chao, per esempio. Sono otto i video di Marianne Müeller che completano la coinvolgente e intrigante esposizione, per un racconto per immagini che vuole essere un vero e proprio viaggio attraverso il concetto di identità e attraverso l’inevitabile contraddizione tra l’esigenza di essere e quella dell’apparire.

Uniform Into the Work/Out of the Work
Dove: MAST, Bologna
Quando: 25 gennaio – 3 maggio 2020
Orari: da martedì a domenica 10 - 19
Biglietti: ingresso gratuito
Maggiori info: sito ufficiale

Firenze
“PETERSON – LAVINE. COME AS YOU ARE: KURT COBAIN AND THE GRUNGE REVOLUTION” apre i battenti il 7 di marzo e aspetta il grande pubblico negli spazi di Palazzo Medici Riccardi a Firenze per un momento celebrativo, a 26 anni dalla morte di Kurt Cobain, e di nuove e originali prospettive sull'influenza esercitata dal musicista e dai Nirvana sulla generazione degli anni Ottanta e non solo.
Fino al 14 giugno 2020, infatti, la mostra dedicata al rocker, icona di diverse generazioni, racconterà per immagini la storia della contro cultura americana di quell'epoca.
Sono gli anni dell’illusione della New Economy che qui vengono ripercorsi, a partire dagli anni Novanta, attraverso fotografie in parte inedite e indubbiamente capaci di cogliere momenti e passaggi fondamentali per comprendere l’essenza di un movimento musicale, quello del Grunge, che solo movimento musicale non è stato, ma riferimento che ha indirizzato e formato molti della generazione nata tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli Ottanta.
Mancato all’età di ventisette anni, Kurt Cobain rappresenta il rigetto alla mistificazione in favore di un’aderenza totale al concetto di verità, contro il modo artificioso dilagante denunciato e rifiutato.
Un percorso fotografico comprendente ben ottanta immagini è ciò che attende il visitatore, per un’esposizione in grado di soffermarsi sui momenti importanti della storia del musicista e del gruppo dei Nirvana, raccontando una rivoluzione musicale che non ha escluso pubblico e fan.
Sono Charles Peterson e Michael Lavine a seguire e fermare istanti preziosi e che, con i loro scatti, hanno reso immortali momenti di grande forza e patos. I due differenti racconti fotografici sono presentati in un dialogo inedito e creato ad hoc per questa impattante mostra, che ha reso possibile uno sguardo originale e stupefacente in cui speranze e illusioni sono protagoniste elette di una storia musicale di intrigante rilevanza sociale.

Mostra: Peterson – Lavine. Come as you are: Kurt Cobain and the Grunge Revolution
Dove: Palazzo Medici Riccardi, Firenze
Quando: 7 marzo – 14 giugno 2020
Orari: da lunedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00
Biglietti: intero euro 10,00
Maggiori info: sito ufficiale

Genova
Splendida e significativa mostra collettiva è quella che verrà inaugurata domenica 8 Marzo 2020 negli spazi di Palazzo Ducale a Genova, dedicata interamente all’arte contemporanea tutta al femminile, per un racconto che sceglie lo strumento dell’arte per affrontare temi di primaria importanza e legati ad un universo che ruota intorno alla donna, alla solidarietà e alla tutela di una parte di umanità troppo spesso vessata, violata e usata.
Sarà lo Spazio 46 ad accogliere il grande pubblico per condurlo attraverso le intriganti opere esposte e pensate ad hoc per quello che è un progetto oramai consolidato e che vive di collaborazione e sinergia tra artiste impegnate nell’affermazione di diritti che devono valere per tutte.
“DONNE IN LUCE” è un progetto ideato e scritto da Francesca Dall’Acqua e che accoglie l'arte in tutte le sue forme per raccontare e ribadire quanto sia prezioso e insostituibile il ruolo della donna in ambito artistico.
“READY RED” è il titolo della mostra collettiva che vivrà negli spazi di Palazzo Ducale dal giorno 8 al 13 marzo 2020 e che raccoglie il lavoro di 21 artiste artiste, passando attraverso pittura, scultura e installazioni: Ira Alberico, Laura Anfossi, Sofia Bazzotti Francesca Boschini Matera, Maria Antonietta Celeste, Silvia Colace, Irene Cichero, Francesca Dall’Acqua, Simona Denini, Ilaria Di Meo, Chiara Gennaro, Lucia Giannini, Angelica Lucattini, Ginevra Meoni, Matilde Marinaccio,
Cristina Morelli, Caterina Moscadelli, Alice Passadore, Sara Pedroni, Sandra Petreni, Maddalena Valacchi, Elisabetta Viti.
Le autrici si sono espresse attraverso la loro ricerca su temi che hanno a che vedere con la violenza di genere, il maltrattamento di qualsiasi tipo esso sia, il ricatto economico e ancora la vessazione e ogni tipo di comportamento che abbia a che fare con la privazione di libertà.
Ciò che viene qui sollecitata è l’attenzione verso l’universo femminile e verso il sentimento di solidarietà, affinché il messaggio arrivi forte e chiaro al di là del pregiudizio, delle convinzioni e del genere, a ribadire la funzione potente e universale propria dell’arte.

Mostra: Ready Red - Donne in Luce
Dove: Palazzo Ducale, Genova
Quando: 8 – 13 marzo 2020
Orari: lunedì – venerdì 15-19
Biglietti: entrata libera
Maggiori info: sito ufficiale

TEATRO

Cosenza
Al teatro Rendano, il 10 marzo va in scena A CHE SERVONO GLI UOMINI? di Iaia Fiastri, Giorgio Gaber, per la regia di Lina Wertmüller, con Nancy Brilli.
A che servono gli uomini? è una commedia musicale nota per l’interpretazione di Ombretta Colli e le inconfondibili musiche di Giorgio Gaber. Protagonista di questo nuovo allestimento, Nancy Brilli, attrice dotata di spiccata intelligenza scenica.
È la storia di Teolinda, donna in carriera delusa dal genere maschile, che rimpiange di non aver mai avuto un figlio. Un giorno ruberà la provetta n. 119 all’istituto di ricerche genetiche, riuscendo a diventare madre, ma scoprirà poi che il donatore è Osvaldo, un quarantenne rozzo, borioso, che vive ancora con la madre. La scoperta innescherà situazioni comiche, offrendo spunti di riflessione sul ruolo attuale della donna.

10/03/2020 – Teatro Rendano
Cosenza
Biglietti da Euro 25,00

Torino
Dal 3 al 15 marzo al Teatro Carignano va in scena MACBETH di William Shakespeare, per la regia di Serena Sinigaglia, con Fausto Russo Alesi, Arianna Scommegna, Mattia Fabris

«Macbeth e Lady Macbeth non sono due mostri, non sono due simboli del male assoluto, no, niente affatto, Macbeth e la Lady sono semplicemente due esseri umani nel senso più nobile della parola, perché in essi sopravvive ancora un barlume di coscienza, una luce che l’umanità tanto spesso ha smarrito nel corso della sua storia». L’amore per Shakespeare è stata la scintilla che ha portato la regista Serena Sinigaglia a un folgorante successo, consolidatosi nel corso della sua intensa carriera. Il nuovo allestimento di Macbeth conferma la sua inconfondibile impronta registica anche per il dramma più “oscuro” del Bardo, interpretato da una compagnia di quattordici elementi, tra cui Fausto Russo Alesi, Arianna Scommegna e Mattia Fabris.

Milano
1) Dal 3 al 15 marzo, al Piccolo Teatro - Teatro Strehler, va in scena I FRATELLI KARAMAZOV di Fëdor Dostoevskij, per la regia di Matteo Tarasco, con Glauco Mauri, Roberto Sturno.

I fratelli Karamazov è l’ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij. È ritenuto il vertice della sua produzione letteraria, un capolavoro della letteratura dell’Ottocento e di ogni tempo. Pubblicato a puntate su Il messaggero russo a partire dal gennaio 1879, fu completato solo pochi mesi prima della morte dello scrittore.
La trama del romanzo si sviluppa attorno alle vicende dei membri della famiglia Karamazov, al contesto in cui matura l’assassinio di Fëdor, il capofamiglia e al conseguente processo nei confronti di Dmitrij, il figlio primogenito accusato di parricidio; a un livello più profondo è il dramma spirituale scaturito dal conflitto morale tra fede, dubbio, ragione e libero arbitrio.
Info spettacolo, date, biglietti - Glauco Mauri e Roberto Sturno sono I fratelli Karamazov, tratto dall’ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij, ritenuto un capolavoro della letteratura dell’Ottocento e di ogni tempo.

2) Al Teatro Litta, dal 3 al 15 marzo va in scena IO, MOBY DICK tratto dal romanzo di Herman Melville, per la regia e con Corrado d'Elia.
Intrisa com'è di rimandi allegorici, questa è una strepitosa storia di mare, forse tra le più avvincenti, una storia epica. "Moby Dick" è ancora oggi il simbolo riconosciuto del desiderio dell'uomo di conoscere. A metà tra Ulisse e Caronte, Achab diventa così una figura archetipica, ad interpretare la battaglia spirituale dell'uomo con se stesso, sempre alla ricerca – oggi più che mai – di un senso disperato per la propria vita. Quell'indagine, quel desiderio, quella ricerca di assoluto, quel miraggio di verità e di grandezza che l'uomo insegue da sempre e che non potrà mai afferrare a pieno. Ma Moby Dick è innanzitutto una grande storia di teatro.

3) Al Teatro Manzoni, dal 3 al 15 marzo va in scena DON CHISCIOTTE di Miguel de Cervantes, per la regia di Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer, con Alessio Boni, Serra Yilmaz.

Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici.
La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani.
L'animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L'uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire?
Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l'ha reso immortale.

Roma
Al Teatro Ambra Jovinelli, dal 4 al 15 marzo va in scena IL NODO di Johnna Adams, per la regia di Serena Sinigaglia, con Ambra Angiolini, Ludovica Modugno.

Un’aula di una scuola pubblica. È l’ora di ricevimento per una insegnante elementare. È tesa, ha la testa altrove, aspetta una telefonata che non arriva mai. Al colloquio si presenta inaspettatamente la madre di un suo allievo. Vuole parlarle, ma non sarà un dialogo facile. Suo figlio alcuni giorni prima è stato sospeso, è tornato a casa pieno di lividi e lei vuole a tutti i costi capire il perché.
Cercare la verità è l’unica possibilità a cui aggrapparsi. Perché, come conseguenza del fatto, il figlio ha commesso qualcosa di tremendo, di irreparabile… E solo un confronto durissimo tra le due donne potrà forse dare una risposta al dolore che attanaglia i due personaggi, allo smarrimento e al loro reciproco, soffocante senso di colpa.

CINEMA

Volevo nascondermi
Il film diretto da Giorgio Diritti, è il biopic sulla vita di Antonio Ligabue (Elio Germano, vincitore dell’orso d’argento al Festival di Berlino), grande pittore naif emiliano, figura di rilievo dell'arte contemporanea e internazionale. Antonio Ligabue amava dipingere leoni e giaguari, gorilla e tigri, tra gli sterminati boschi di pioppi, sulle banchine del fiume Po.
Il film racconta la vita dell'artista, che sin da bambino trova nella pittura il suo personale riscatto al senso di solitudine ed emarginazione. Toni, questo il nomignolo di Antonio, ha vissuto un'infanzia e un'adolescenza altrettanto difficili. Figlio di una donna italiana migrata in Svizzera, viene affidato a una coppia del posto, con la quale ha sempre avuto rapporti di amore e odio. Dopo aver aggredito la madre adottiva, viene espulso dalla Svizzera e malandato in Italia, dove vive sulle rive del Po, patendo non solo il freddo, ma anche la fame e soprattutto la solitudine. È in questo periodo che inizia a dipingere per impiegare il tempo e placare le ansie. È l'incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati che lo convince a dedicarsi completamente all'arte, unico modo per rintracciare la sua identità e per emergere in quel mondo di disperazione. Ed è così che quell'uomo un po' nomade, solitario, per nulla attraente, spesso schernito e noto in Italia come "El Tudesc" dipinge e da quella riva del Po crea un nuovo mondo, fatto di colori e di animali esotici.
La storia di Antonio Ligabue rappresenta un'occasione per riflettere sull'importanza della "diversità", intesa come qualità, talento e dote preziosa che appartiene a ogni essere umano, che lo rende unico e capace di offrire qualcosa di utile alla società.

Genere: Biografico
Anno: 2020
Regia: Giorgio Diritti
Attori: Elio Germano, Oliver Ewy, Paola Lavini, Gianni Fantoni, Andrea Gherpelli, Orietta Notari, Denis Campitelli
Paese: Italia
Durata: 120 min

Sono innamorato di Pippa Bacca
Film diretto da Simone Manetti, è un documentario che celebra la figura dell'artista italiana, uccisa brutalmente durante una performance itinerante intitolata "Spose in viaggio".
Pippa Bacca e Silvia Moro partono l'8 marzo 2008 da Milano dirette verso Gerusalemme in autostop, entrambe vestite da sposa durante le tappe del loro viaggio avrebbero modificato il loro abito di paese in paese tramite le decorazioni e le modifiche come simbolo della contaminazione culturale tra i popoli. Spostarsi chiedendo passaggi era un modo per condividere in un angusto abitacolo idee e dimostrare che credere nel prossimo e dargli fiducia è un ottimo modo per offrire un ramoscello di pace. Purtroppo, però, non tutti hanno raccolto quel ramo e così, dopo essersi separata da Silvia a Istanbul per ritrovarsi poi a Beirut, Pippa è salita in macchina di un uomo e non è più scesa.
È il 31 marzo quando viene violentata e poi uccisa da un 38enne del posto, in seguito individuato e incarcerato. Da quel momento in poi la Turchia ha riaperto il dibattito sulla violenza sulle donne e in qualche modo la morte di Pippa, scuotendo l'opinione pubblica, ha messo in moto la giustizia del paese in difesa del sesso "debole".
L'artista , la sua vita così strettamente legata alla sua carriera sono raccontate in questo film, grazie alle interviste alle persone a lei più vicine, come la stessa Silvia Moro, la madre e le sorelle, che hanno avuto modo di conoscerla più profondamente nel corso delle diverse tappe della sua variopinta esistenza.

Genere: Documentario
Anno: 2019
Regia: Simone Manetti
Paese: Italia
Durata:76 min

Marie Curie
Film scritto e diretto da Marie Noëlle, racconta la storia della celebre scienziata di origine polacca naturalizzata francese e vincitrice di ben due Premi Nobel, uno per la fisica e l'altro per la chimica. Il film si sofferma, in particolare, sul periodo che va dal 1905, quando Marie (Karolina Gruszka) insieme al marito Pierre Curie Charles Berling) si recò a Stoccolma per ritirare il primo Nobel (conferito nel 1903) per la scoperta della radioattività, al 1911, anno in cui la scienziata ha vinto per la seconda il riconoscimento. Questo periodo di tempo che intercorre tra questi cinque anni è quello più movimentato nella vita di Marie. Nel 1906, infatti, muore l'amato marito, gravemente malato da tempo. Qualche mese dopo eredita dal consorte la cattedra di fisica generale alla Sorbona, divenendo la prima insegnante donna dell'università. Nel 2011 Marie s'innamora nuovamente e inizia una storia con il matematico Paul Langevin (Arieh Worthalter), sposato e padre di quattro figli, che causò uno scandalo mediatico proprio perché lui mandò all'aria il suo precedente matrimonio.
Donna dotata di grande intelligenza tanto da emergere in un ambiente prettamente maschile, come quello scientifico del tempo, Marie Curie è stata una delle prime donne a cui è stato riconosciuto l'appellativo di "genio", solitamente affibbiato a uomini. Le sue scoperte hanno avuto un forte impatto sulla scienza del Novecento e di oggi, portando alla luce una delle cause principali del cancro, la radioattività. Unica donna vincitrice di due Nobel, Marie Curie è un esempio femminile della Francia del XX secolo, che ha dovuto superare a testa alta gli attacchi dei media, dimostrando alla storia che anche un grande scienziato può "portare la gonna".

Genere: Drammatico, Sentimentale, Biografico
Anno: 2016
Regia: Marie Noëlle
Attori: Karolina Gruszka, Arieh Worthalter, Charles Berling, Izabela Kuna, Malik Zidi, André Wilms, Daniel Olbrychski, Marie Denarnaud, Samuel Finzi, Piotr Glowacki, Jan Frycz, Sabin Tambrea
Paese: Polonia, Germania, Francia
Durata: 100 min

Picciridda - Con i piedi nella sabbia
Film diretto da Paolo Licata, è ambientato nell'isola di Favignana durante gli anni '60 ed è la storia di Lucia (Marta Castiglia), una bambina di 11 anni. I suoi genitori sono stati costretti a migrare in Francia nella speranza di trovare un lavoro, così la piccola è stata lasciata in custodia alla nonna Maria (Lucia Sardo).
Lucia non può frequentare una parte della famiglia, quella della prozia, la sorella di Maria, con la quale la nonna non è in buoni rapporti. Sono anni che le due anziane non hanno niente a che fare l'una con l'altra, ma Maria non ha mai svelato a sua nipote la causa di tanto astio. Lucia ha sempre visto sua nonna come una donna severa e anaffettiva, ma questo non è bastato a placare la sua curiosità. La bambina è decisa a scoprire cosa o chi abbia fatto incrinare così bruscamente i rapporti tra le due donne, ma non sa che il segreto di sua nonna non è altro che un tentativo di proteggerla.

Genere: Drammatico
Anno: 2019
Regia: Paolo Licata
Attori: Marta Castiglia, Lucia Sardo, Tania Bambaci, Katia Greco, Ileana Rigano, Federica Sarno, Maurizio Nicolosi, Loredana Marino
Paese: Italia
Durata: 95 min
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