18 luglio 2017

Con comodo eh? E mentre aspetti, divertiti con il Conti Tu!

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici,
nessuna nuova, pessima nuova. Siamo qui, a pochissimi giorni dal terribile 31 luglio, sommersi da adempimenti come mai prima d’ora, ed ancora nulla si sa in merito ai rinvii richiesti. Rinvii necessari, diciamolo chiaramente, per evitare di passare anche questi ultimi week end e queste ultime nottate in studio, dopo che il lavoro ci ha già sequestrati da mesi, nella consapevolezza che – probabilmente - nemmeno così facendo, ce la potremo fare.

Io vorrei capire quando esattamente sia stato accolto il concetto che nega al consulente fiscale la possibilità di avere una vita, perché è esattamente questo che sta accadendo. Anni fa c’era il “mese orribile”, lo sapevamo tutti. 30 / 40 giorni di fuoco per i quali gli amici ci prendevano in giro, consci che in quel periodo non avrebbero avuto notizie da parte nostra, e che non sarebbe stato possibile parlarci senza essere morsi. Forse è allora che abbiamo sbagliato, a non farci valere allora. Ma è ben vero che ogni mestiere presenta i suoi rischi ed i suoi sacrifici, lo sapevamo ed era un carico accettabile.

Forse l’errore è subentrato dopo, quando via via gli adempimenti si sono accumulati, e via via siamo stati trattati sempre più spesso come pezze da piedi, senza profferire parole che non fossero di deferenza. Quanti anni sono che i rinvii arrivano a filo di scadenza, se non addirittura a scadenza passata? Quanti anni sono che ci prendono in giro millantando semplificazioni, al tempo stesso rendendo la nostra vita un inferno? Io sinceramente ho perso il conto, o meglio mi sono stufato di contare i nostri fallimenti.
Sta di fatto che sono stati richiesti i rinvii – pagamenti, 770 etc. Richiesta che a mio avviso doveva essere avanzata molto prima, ma che comunque poteva essere accolta in tempi brevissimi, bastava volerlo. Sta di fatto che a 10 giorni (e notti) dalla scadenza i rinvii non ci sono e ormai c’è una tale confusione di scadenze che capita pure di non avere più idea di che cosa si debba fare prima.
In tutto questo ci hanno “concesso” di poter rispondere all’ennesima provocazione (l’invio delle richieste di chiarimenti sugli studi di settore 2014 in pieni Redditi!) dopo le ferie. Ma che cari. Potrei commuovermi. Certamente mi viene da piangere a leggere taluni che esultano dinnanzi a questa cosa come fosse una vittoria, e che magari si dichiarano “grati”. GRATI?! Ma grati esattamente di cosa? Del fatto che ci viene concesso (almeno e solo per questo inutile ulteriore adempimento) la sospensione per il periodo estivo, che, per esempio, spetta al mondo giudiziario da sempre? Grati perché per una volta siamo stati trattati con il rispetto dovuto, e non senza che prima sia stato necessario protestare con veemenza?

Beh, allora, cari amici, grati mi sembra proprio ottimistico. Quello che si è ottenuto in questa piccola circostanza è una goccia, una infinitesimale goccia di fronte ad un mare di orrore amministrativo e tributario. PRESI IN GIRO NOI, PRESI IN GIRO I CONTRIBUENTI.
Quante ore di lavoro abbiamo dedicato alla tanto decantata rottamazione delle cartelle? Quante valutazioni e discorsi in merito ai paletti di pagamento, tassativi, inviolabili? Ed ecco che pochi giorni dopo la risposta (già averla ricevuta è un successo) spuntare ContiTu, piattaforma tramite la quale è possibile effettuare il pagamento di alcuni debiti soltanto di quelli compresi nella comunicazione di responso ricevuta. E pensare che anche io, come ha scritto un collega, ero rimasto al tempo del Canta Tu, simpatico gioco musicale che rappresentava un mix tra il classico Karaoke ed un qualcosa di più interattivo. Ammettiamolo, tale e tanta è la fame di soldi che va tutto bene, pur di incassare. Peccato che soldi non ce ne siano più. Peccato che ancora una volta le regole del gioco siano state cambiate in corso di partita.
Per questo, e per molto altro ancora, teniamo Alta la Voce. Alziamola ancora di più, facciamoci sentire e, non appena il sequestro di persona che ci sta interessando tutti avrà (finalmente) fine, tutti insieme a Roma, senza se, senza ma, e, vi prego, senza “gratitudine” verso questi soggetti che, senza alcun dubbio, non meritano gratitudine alcuna. Io, come molti altri, ho scelto @altavoce (www.altavoce.eu) come punto di incontro e unione. Per tutti coloro che sono ancora fieri della propria professione e non vogliono vederla distrutta. Per tutte le aziende che vogliono lavorare onestamente e con regole chiare e trasparenti. Per tutti coloro che non riescono più ad arrivare a fine mese, nonostante lavorino come somari dalla mattina alla sera. @altavoce. Insieme possiamo.
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