L’Unione europea richiama l’Italia sul ritardo nel recepimento della Direttiva Ue 2018/1910. Il tempo sta per finire: sono concessi solo altri due mesi per terminare l’iter.
La Direttiva (UE) 2018/1910 del Consiglio, del 4 dicembre 2018, modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto concerne l’armonizzazione e la semplificazione di determinate norme nel sistema d’imposta sul valore aggiunto di imposizione degli scambi tra Stati membri.
L’adozione e la pubblicazione delle disposizioni nazionali avrebbero dovuto esser rese note già nell’ultimo mese del 2019, ma così non è stato per l’Italia. Per tali ragioni, l’unione ha avviato una procedura di infrazione inviando un parere motivato e specificando che in assenza di riscontri entro i prossimi due mesi il caso sarà deferito alla Corte di giustizia dell’Ue.
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