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E’ un ragazzino presuntuoso che finge di applicarsi ma non ha voglia di studiare. Crede nella tecnologia, pensa di essere portato per i calcoli ma continua a essere rimandato in matematica. E’ il modello 730 pre-compilato che, anche quest’anno come nel 2015, non supera l’esame della semplificazione. Voto: 4. E a pagare la sua negligenza sono sempre gli stessi: i contribuenti. Ma noi, lo sapevamo.
Per il mutuo, dovrebbero esserci gli interessi per le rate relative alla prima casa. Non è così. In caso di passaggio da una banca all’altra è facile che la cifra sborsata sia sbagliata o del tutto assente.
Per le spese sanitarie, dovrebbero essere incluse le visite specialistiche, esami di laboratorio e medicinali acquistati con ricetta. Mancano le spese per i farmaci da banco, quelle per gli occhiali e le spese per i fisioterapisti. Sarà il contribuente a doverle aggiungere.
Altra porta aperta alle imprecisioni, è il certificato dei redditi del lavoro, l’ex CUD per intenderci. Devono essere presenti infatti anche i certificati relativi alle prestazioni occasionali, i secondi lavori. Se mancano i dati il contribuente dovrà inserirli. Altrimenti dovrà pagare una sanzione anche se il dato, trasmesso al Fisco dal datore di lavoro, non è inserito dall’Agenzia delle Entrate. Che paradosso, non trovate?
Criticità anche sui dati relativi agli arredi e alle ristrutturazioni edilizie di cui si è chiesta la detrazione Irpef in base alle disposizioni sul Bonus casa. Intanto le due voci risultano sommate. Poi se il contribuente ha pagato con la carta di credito o bancomat e non con “bonifico parlante”, non troverà la spesa conteggiata nel modello pre-compilato. In realtà l’Agenzia avrebbe il dato anche se la l’acquisto è stato saldato con carta di credito, ma non è in grado di estrarlo.
Dalle spese sanitarie incomplete agli interessi per le rate sul mutuo della prima casa. Dai certificati cui redditi del lavoro sulle prestazioni occasionali alle detrazioni su arredi e ristrutturazioni. Dati mancanti o se presenti non è detto siano precisi. L’unica certezza? Sarà necessario controllare scrupolosamente la dichiarazione dei redditi telematica proposta dall’Agenzia delle Entrate a disposizione online dal 15 aprile. Tanto vale compilarla ex novo. Ma attenzione: non accettando il 730 pre-compilatonon si è più esclusi dai controlli formali. Un monito che, come l'anno scorso, seguita a suonare minaccioso, mentre la giostra della falsa semplificazione, impunita, continua a girare...