19 maggio 2016

COMMERCIALISTI: l'ennesimo inganno

Autore: antonio gigliotti
Cari amici,
continua il ritmo vorticoso di incontri, convegni e tavole rotonde. Sfilano esponenti del Governo, rappresentanti di categoria e vertici del Fisco. Seduti a questi tavoli si sprecano dichiarazioni tese a rassicurare noi professionisti. Il risultato? Quest'anno non ci sarà nessuna proroga dei termini di scadenza per i versamenti di Unico 2016 fissati, come ben sappiamo, al 16 giugno.

Rimango senza parole nel vedere il turbinio di riunioni, promesse, annunci, titoli e belle intenzioni. E sommessamente, leggo la realtà: ha il sapore acre della delusione.

E sì, cari colleghi, non possono pensare di addomesticarci con così poca maestria. Dopo tante belle prospettive, l'amara verità: non ci sarà nessuna proroga. E la tanto favoleggiata semplificazione resterà un bel sogno a occhi aperti.

E come sempre, le vittime di annunci e promesse disattese non saranno solo i tanto bistrattati contribuenti ma anche noi Commercialisti. So bene che "nemo profeta in Patria" è un insegnamento da non dimenticare ma oggi lasciatemi in qualche modo perorare anche la causa di noi professionisti.

Prima il 730 precompilato. Una svolta, ci avevano assicurato. Per noi Commercialisti, “una iattura”, per dirla alla maniera di Totò. Abbiamo perso intere giornate dietro a dati sanitari, magagne burocratiche e labirinti di parole.

Si sono scordati che abbiamo oltre mille scadenze? E cosa vogliamo dire della riorganizzazione del calendario fiscale e di una vera semplificazione fiscale?

E vogliamo accennare al 770 e alla Certificazione Unica, una serie di adempimenti che si sovrappongono?

Tutte domande retoriche, le mie. Lo so bene. Ma oggi ho deciso di farle lo stesso.

In questi giorni, in diversi convegni per tutta l’Italia, ho parlato delle dichiarazioni dei redditi e delle speranze di noi professionisti che ci crediamo, e che continuiamo – forse inopinatamente – a farlo.

Perché cari rappresentanti, capisco che viviamo prigionieri di un dedalo di infinite campagne elettorali ma non possiamo chiudere gli occhi, non possiamo più aspettare e sperare nella provvidenza. Perché la verità è che i sogni e le promesse devono diventare realtà a un certo punto, altrimenti restano degli inganni, dei tradimenti.
E non vorrei, ma devo ricordarvi che l’esecrabile categoria dei traditori, Dante li confinava nella ghiacciaia, immersi in infinite sofferenze. Quelle che loro stessi, in vita, avevano fatto patire agli altri.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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