29 dicembre 2023

INAIL: nuove malattie professionali per i lavoratori dell’agricoltura

Introduzione delle malattie causate da composti organici del tallio, legate all’esposizione ai biocidi o fitosanitari

Autore: Cinzia De Stefanis
L’Inail ha proceduto all’aggiornamento delle tabelle delle malattie professionali per i lavoratori occupati nei settori dell’industria e dell’agricoltura. Tra le novità, l’introduzione in agricoltura delle malattie causate da composti organici del tallio, legate all’esposizione ai biocidi o fitosanitari. Quindi, dal 19 novembre le malattie professionali cosiddette tabellate sono aggiornate con 81 malattie professionali indennizzabili nell’industria e 21 in agricoltura.

E’ con decreto interministeriale (Ministero del Lavoro emanato di concerto con il Ministero della Salute) del 10 ottobre 2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 novembre 2023, n. 270) che è stata decretata la modifica e l’integrazione delle tabelle, ampliando il campo di applicazione per il riconoscimento delle malattie professionali da parte dell'Inail per i lavoratori dell'industria e dell'agricoltura.

Il Decreto in commento apporta modifiche alle Tabelle n. 4 (industria) e 5 (agricoltura) del Dpr 30 giugno 1965 n. 1124 ( testo unico assicurazione infortuni).

La nuova Legge amplia il campo delle malattie professionali riconosciute dall’Inail, su proposta dell’apposita Commissione scientifica istituita presso l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Questa commissione è composta da 11 membri totali scelti tra il personale di vari enti tra cui Ministero del lavoro, Ministero dell’economia e delle finanze, Inps e Istituto Superiore di Sanità. La Commissione opera inoltre avvalendosi della struttura e del personale dell’Inail.

Riduzione dei premi e dei contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali -Ma non sono le uniche novità in tema Inail di questi giorni: l’8 novembre 2023 è stato emanato un altro Decreto interministeriale per la riduzione dei premi e dei contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali per il 2024, come da deliberazione del Commissario straordinario dell’Istituto del 26 settembre 2023, n. 65.

Nuova malattia professionale nell’agricoltura – Di seguito riportiamo la nuova malattia professionale nell’agricoltura (ICD-10):
o 11) malattie causate da composti organici del tallio
  • anchilostomiasi non è più una malattia professionale, INAIL considera le malattie infettive come infortuni;
  • la dizione “Altre malattie causate dall’esposizione…”, scompare in tutte le voci. Sono quindi tabellate solo le malattie nosologicamente definite, mentre non lo sono più le malattie a formula aperta;
  • la parola “cronica” che viene riportata dopo ogni malattia nosologicamente definita;
  • mancato aggiornamento della codifica ICD10 alle ultime versioni;
  • modificate molte singole voci, con aggiunte di pochi elementi specifici e rimozione di diverse voci, che in realtà non sembrano particolarmente rilevanti, anche considerando l'incidenza effettiva di queste malattie.
Definizione di malattia professionale - La malattia professionale è una patologia che il lavoratore contrae per effetto dell’attività lavorativa svolta. Deve essere dunque presente il rapporto causale tra la malattia in questione e lo svolgimento dell’attività lavorativa. Il rischio può essere provocato dall’attività professionale che il lavoratore svolge, ma anche dall’ambiente in cui la lavorazione ha luogo.

Le malattie professionali sono definite “tabellate” se sono presenti nelle tabelle indicate dalla normativa di riferimento (Dpr n. 1124/1965 e s.m.i.). In tal caso, al lavoratore non compete l’onere di dimostrare l’origine professionale della malattia. Ove, infatti, egli sia in grado di dimostrare di essere stato adibito alla lavorazione tabellata, di aver contratto la malattia collegata ed abbia effettuato la denuncia, vige la presunzione legale d’origine professionale della malattia in questione.

Se una malattia non è presente negli elenchi sopra citati è definita “malattia non tabellata”. Il lavoratore assicurato ha dunque l’onere di dimostrare l’origine professionale della patologia da cui è affetto per ottenere l’indennizzo Inail.
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