19 ottobre 2023

Nuova Sabatini e incentivi agricoltura

Una dote immediata di 50 milioni di euro per l’anno 2023

Autore: Cinzia De Stefanis
CCon 50 milioni di euro utilizzabili da subito per il 2023, viene rifinanziata la nuova legge Sabatini. La novità più rilevante di questa misura è che il finanziamento sarà reso fruibile per le imprese richiedenti in un’unica tranche consentendo l’accorpamento delle rate. Nel Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2023 sono state approvate nel decreto legge collegato alla manovra 2024 DL 145/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale 244 del 18.10.2023, una serie di misure rilevanti per le imprese, a supporto diretto del sistema produttivo, e tra queste le nuove risorse per l’anno 2023 per l’acquisto di beni strumentali d’impresa.
È un provvedimento che assume ancora più rilevanza nel contesto attuale, con la stretta sui tassi applicata dalla Bce nell’ultimo anno. Inoltre, si sostiene l'accesso al credito per gli investimenti in macchinari anche per il settore agricolo.

D’altronde il settore agroalimentare rappresenta un'area sempre più importante della nostra economia e pertanto necessita periodicamente del rinnovo delle attrezzature e dei macchinari (per i quali sono necessari investimenti sempre più importanti).

Misura “Nuova Sabatini” – La Nuova Sabatini è una misura pensata per agevolare l’accesso al credito di micro, piccole e medie imprese che hanno intenzione di acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, e software e tecnologie digitali.

Possono accedervi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, fatta eccezione per il settore relativo alle attività finanziarie e assicurative.

Imprese beneficiarie - Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (Pmi) che alla data di presentazione della domanda: sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca; sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria; non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

Infine le aziende devono avere sede legale o una unità locale in Italia e per le imprese non residenti nel territorio italiano, il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Presentazione istanza - Dal 1° gennaio 2023 l’accesso alla piattaforma deve essere effettuato esclusivamente utilizzando le credenziali Spid personali del legale rappresentante dell’impresa o dei soggetti da questo autorizzati.

Il legale rappresentante/procuratore deve indicare almeno due soggetti autorizzati all’accesso con le credenziali Spid personali in piattaforma per conto dell’impresa. Non vi è un limite massimo al numero di utenti abilitati e non è necessaria l’adozione di una procura speciale per l’autorizzazione degli utenti individuati all’accesso.

La domanda deve essere compilata esclusivamente attraverso la procedura disponibile nella sezione “Compilazione domanda di agevolazione” della piattaforma. Deve essere, quindi, sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante/procuratore dell’impresa unitamente all’ulteriore documentazione eventualmente necessaria (dichiarazione per informazioni antimafia, prospetto per il calcolo dei parametri dimensionali) e presentata esclusivamente a mezzo Pec all'indirizzo Pec della banca/intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento, scelta tra quelle aderenti all’iniziativa.

Le Pmi richiedenti, ad eccezione di quelle appartenenti ai settori agricoli e della pesca, devono presentare domanda di accesso alle agevolazioni in bollo, tramite l’annullamento e conservazione in originale presso la sede dell'impresa della marca da bollo (di importo pari a euro 16,00) e indicazione nel modulo di domanda del numero identificativo della stessa. Per “annullamento” si intende (articolo 12 del D.p.r. n. 642/72), la “perforazione o apposizione della sottoscrizione o della data o di un timbro".
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