Trasformazione agevolata e ordinaria in società semplice: considerazioni sulla convenienza

La legge di bilancio 2023 è tornata a prevedere la trasformazione agevolata delle società commerciali in società semplici e l’opzione fiscale per il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8 o del 10,50% sulla differenza tra il valore normale dei beni posseduti al momento della trasformazione ed il loro costo fiscalmente riconosciuto. Trattasi di un regime fiscale sostitutivo che, anche se inteso come agevolativo, appare del tutto scoordinato con l’ordinario regime fiscale della trasformazione disciplinato all’art. 170 Tuir. Tale norma prevede la piena neutralità fiscale in tutti i casi della cd trasformazione omogenea, ossia ogniqualvolta la trasformazione genera il solo effetto civilistico del mutamento di ordinamento legale della società, inteso alla stregua di una mera modifica statutaria. In tale conformazione legale di trasformazione viene civilisticamente annoverata anche la trasformazione di una SNC, SAS; SRL, SPA e SAPA in società semplice, per cui il regime fiscale previsto dall’art. 1, commi 100 e ss, L. 197/2022 appare conformato in modo fiscalmente meno vantaggioso dell’ordinario regime fiscale della trasformazione.