22 dicembre 2016

Videosorveglianza non autorizzata. Rischio penale

Giustizia & Lavoro n. 15 - 2016

L’installazione non autorizzata di telecamere che consentono il controllo a distanza dei lavoratori è una condotta penalmente rilevante anche dopo la riforma introdotta con il “Jobs Act”. La riforma, come chiarisce la Cassazione, ha mantenuto integra la disciplina sanzionatoria collegata alla violazione delle disposizioni dell’articolo 4 Stat. Lav.: “sussiste continuità di tipo d’illecito tra la previgente formulazione dell’art. 4 della legge n. 300 del 1970 e la rimodulazione del precetto intervenuta a seguito del d.lgs. n. 151 del 2015, nel senso che costituisce reato l’uso di impianti audiovisivi e di altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, avendo la normativa sopravvenuta mantenuto integra la disciplina sanzionatoria per la quale la violazione dell’art. 4 Stat. Lav. è penalmente sanzionata ai sensi dell’art. 38 della stessa legge”.
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