Il trattamento degli immobili utilizzati nell’esercizio dell’attività professionale è stato oggetto di modifica, già a partire dal 2006.
L’art. 54, comma 1, del
TUIR stabilisce le modalità di determinazione del reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni: il reddito è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel periodo di imposta, anche sotto forma di partecipazione agli utili, e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’arte o della professione, salvo quanto stabilito nei successivi commi.
Al fine di garantire un maggior dettaglio e un miglior coordinamento sistematico della disciplina in materia di determinazione del reddito di lavoro autonomo è stata consigliata più volte una riscrittura integrale dell'art. 54 del TUIR.
Il citato articolo, infatti, è stato più volte modificato e anche il trattamento fiscale riservato ai costi di acquisizione degli immobili nell’ambito del reddito di lavoro autonomo ha subìto profondi mutamenti nel tempo.
In data 25 luglio 2019, il CNDCEC ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, un documento contenente una panoramica della disciplina relativa al trattamento fiscale degli immobili connessi all’esercizio di arti e professioni,
soffermandosi in particolar modo sulle differenti regole relative ai componenti positivi e negativi di reddito a seconda che l’immobile sia di tipo strumentale o utilizzato in uso promiscuo, distinguendo tra quelli acquisiti in
proprietà o in
leasing.
Gli interventi sono stati ispirati, prevalentemente, dalla volontà di ridurre le differenze tra le regole di determinazione del reddito di lavoro autonomo e quelle del reddito d’impresa. La trascrizione di norme espressamente ispirate al mondo delle imprese non sempre è stata operata con gli opportuni adattamenti alle specificità del contesto del lavoro autonomo, il che ha portato alla definizione di un quadro normativo estremamente complesso.
Lo studio, successivamente ad una introduzione, affronta il tema degli ammortamenti e i canoni di leasing sia per gli immobili strumentali che in quelli utilizzati in modo promiscuo. Dopo un focus sulle spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione, si conclude con un approfondimento della disciplina relativa alle plusvalenze e minusvalenze derivanti dal realizzo degli immobili nell’ambito del reddito di lavoro autonomo, contenuta nei commi 1-bis e 1-bis.1 dell’art. 54 del TUIR.