Domenica 12 luglio alle ore 9.00 è approdata al Porto di Taranto presso il Molo Polisettoriale la nave feeder portacontainer “Nicola” proveniente da Istanbul: dalla motonave sono stati scaricati 17 container in importazione e successivamente caricati 43 container in esportazione: si tratta della prima toccata di una nave portacontainer presso il Molo Polisettoriale del Porto di Taranto dal 2015.
L’evento segna il reinserimento dello scalo portuale jonico nelle rotte delle navi portacontainer nel Mediterraneo, attraverso la linea commerciale Istanbul - Taranto - Malta – Tunisia, operata da CMA-CGM con il terminalista San Cataldo Container Terminal del gruppo turco Yilport.
La ripresa di attività del Terminal Container finalizza nel modo migliore mesi di sforzi sinergici tra autorità pubbliche, operatori economici e stakeholders del mondo produttivo ed imprenditoriale. In particolare, ADM e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (ADSPMI) hanno svolto un ruolo chiave nella costruzione di soluzioni tese al conseguimento dell’obiettivo primario di riattivare nel più breve tempo possibile l’operatività del terminal container, favorendo in poco più di 60 giorni dall’avvio della fase 2 la realizzazione degli interventi necessari alla riattivazione delle operazioni presso il terminal container.
Grazie alla partnership istituzionale tra ADM e ADSPMI e agli efficaci raccordi con le altre istituzioni operanti nel porto di Taranto (Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Ufficio di Sanità Marittima) è stato possibile dispiegare le molteplici azioni necessarie per rendere il più efficienti possibile le procedure di sdoganamento, ridefinendo gli Spazi Doganali in porto, ampliando il Circuito Doganale di Controllo e istituendo un nuovo varco doganale presso il Molo Polisettoriale.
Al fine di assicurare la massima rapidità nelle operazioni di importazione, sono state inoltre riattivate le procedure dello sdoganamento in mare e dello Sportello Unico Doganale. L’attivazione del collegamento ha suscitato grande interesse tra gli operatori economici, facendo registrare nei giorni immediatamente precedenti all’approdo un sensibile afflusso di container in esportazione, determinando per la prima settimana un raddoppio nella frequenza di approdi presso il porto rispetto a quella programmata.
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