23 settembre 2020
23 settembre 2020

Ore 8:30 - Il futuro delle relazioni tra UE e Regno Unito: i prossimi passi

Parlamento europeo

L’uscita del Regno Unito dall’UE non mette fine alla cooperazione. Sono in corso i negoziati per decidere come collaborare su tutti i fronti, dal commercio e trasporto alla lotta al crimine

L’UE e il Regno Unito devono affrontare molte sfide comuni, come il cambiamento climatico e la cooperazione tra forze di polizia - è quindi nell’interesse di tutti lavorare insieme su tali questioni.

L'accordo di uscita, che è stato ratificato da entrambe le parti, riguarda soprattutto la protezione dei diritti dei cittadini dell’UE che vivono nel Regno Unito e di quelli britannici nell’Unione europea, gli impegni finanziari presi dal Regno Unito come stato membro e le questioni di confine (in particolare tra Regno Unito e Repubblica d’Irlanda). L'accordo deve essere pienamente attuato.

Le relazioni future saranno oggetto di un accordo separato. I negoziati a tale proposito sono in corso, sulla base della dichiarazione politica che è stata approvata e ratificata da entrambe le parti.


Posizione del Parlamento
In una risoluzione adottata il 12 febbraio 2020, gli eurodeputati hanno chiesto un accordo completo che includa condizioni di parità garantite da impegni chiari e un accordo sulla pesca.

Il 29 maggio 2020 il presidente del gruppo di contatto britannico David McAllister ha dichiarato che "il Parlamento non acconsentirà a un accordo che non includa disposizioni sulle condizioni di parità, diritti fondamentali, una governance solida e un quadro stabile per la pesca."

Inoltre il Parlamento "considera di cruciale importanza la piena attuazione dell'accordo d'uscita, cofirmato dal primo ministro del Regno Unito."

Il 15 giugno il Presidente del Parlamento David Sassoli ha partecipato a una conferenza sulle trattative in corso con il primo ministro britannico Boris Johnson e i presidenti di Consiglio e Commissione, Charles Michel e Ursula Von der Leyen. In seguito alla conferenza, i presidenti e il primo ministro hanno presentato una dichiarazione congiunta.

Il 18 giugno il Parlamento ha adottato una relazione in cui gli eurodeputati deplorano la mancanza di un reale progresso nelle trattative dopo quattro cicli di negoziati e che ci sono divergenze sostanziali.

L'11 settembre il gruppo di coordinamento per il Regno Unito e i leader dei gruppi politici hanno espresso preoccupazione a proposito della legge sul mercato interno proposta dal governo britannico e hanno chiesto che tutti i punti dell'accordo di ritiro, incluso il protocollo sul Irlanda e Irlanda del Nord siano applicati in forma completa. La dichiarazione ribadisce che il Parlamento resta impegnato a garantire un partenariato ambizioso con il Regno Unito.

Che cosa comprenderà l’accordo sulle relazioni future
Le tematiche coperte nell’accordo sulle relazioni future spaziano dagli scambi di beni e servizi fino all’ambiente, la ricerca, e l’istruzione.

Uno dei negoziati principali riguarderà le condizioni e i principi per i commerci futuri, compresa la questione relativa a possibili tariffe, standard di prodotto, condizioni di parità, pesca, rispetto dei diritti fondamentali e risoluzione di controversie.


I diritti dei cittadini
L’accordo di uscita dall’UE protegge i diritti dei cittadini. I cittadini dell’UE che vivono nel Regno Unito e quelli britannici nell’UE hanno il diritto di continuare a vivere e lavorare nell’attuale luogo di residenza.

La tutela dei diritti dei cittadini UE nel Regno Unito rimarrà una delle principali preoccupazioni per il Parlamento europeo, come ad esempio la libertà di circolazione e la copertura sanitaria. Gli eurodeputati seguono da vicino il modo in cui l'accordo di uscita è attuato.


Il periodo di transizione
Nel quadro dell’accordo, c'è un periodo di transizione fino alla fine di dicembre 2020, durante il quale il Regno Unito ha ancora accesso al mercato unico ed è soggetto alla legislazione dell’UE, anche se non può più prendere parte alle riforme legislative dell’UE.

L'obiettivo è quello di concludere i negoziati prima della fine del periodo di transizione.

In mancanza di un accordo entro la fine del periodo di transizione, il Regno Unito effettuerà scambi commerciali con l'UE in base alle norme dell'Organizzazione mondiale del commercio.


Come funzionano i negoziati
L'ex commissario Michel Barnier guida i negoziati a nome dell'UE, sulla base delle linee guida politiche definite dal Consiglio europeo. Barnier ha anche condotto i negoziati sull'accordo di ritiro.

I deputati possono influenzare i negoziati adottando risoluzioni che definiscono la posizione del Parlamento.

Il Parlamento ha inoltre istituito un gruppo di contatto nel Regno Unito, guidato dal presidente della Commissione per gli affari esteri David McAllister, per mantenere i contatti con il negoziatore Barnier e coordinarsi con le commissioni parlamentari interessate.

Qualsiasi accordo può entrare in vigore solo se approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. A differenza dell'accordo di ritiro, è anche possibile che l'accordo sulle relazioni future debba essere approvato anche dai parlamenti nazionali se fa riferimento a competenze che l'UE condivide con gli stati membri. Dovrà inoltre essere approvato dal Regno Unito.
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