24 settembre 2020
24 settembre 2020

Ore 12:40 - “Hannes”, la mano protesica di derivazione robotica sulla copertina della rivista scientifica “Science Robotics”

Inail

L’articolo scritto dai ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT) e del Centro Protesi Inail spiega le caratteristiche principali del dispositivo che permette di restituire ai pazienti circa il 90 per cento delle funzionalità di un arto naturale

“Science Robotics”, la più autorevole rivista internazionale in ambito scientifico, dedica un articolo ad “Hannes”. Scritto dai ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT) e del Centro protesi INAIL, il testo spiega alcune delle caratteristiche principali della mano protesica di derivazione robotica premiata pochi giorni fa, a Milano, dall’Associazione per il disegno industriale, nella sezione ricerca per l’impresa, con il “Compasso d’oro”.

“Hannes” permette di restituire ai pazienti circa il 90 per cento delle funzionalità di una mano naturale. Sviluppata da Rehab Technologies, il laboratorio nato a fine 2013 dalla collaborazione tra IIT e INAIL con l’obiettivo di creare soluzioni innovative ad alto contenuto tecnologico ed economiche per pazienti con disabilità, “Hannes” che permette di restituire circa il 90 per cento delle funzionalità di una mano naturale, nel nome rende omaggio al professor Johannes “Hannes” Schmidl, l’ortopedico austriaco che diede inizio all’attività di ricerca al Centro Protesi di Vigorso di Budrio e alla prima protesi mioelettrica.

Morbidezza e capacità di adattamento agli oggetti. “Hannes” è un sistema protesico di arto superiore antropomorfo poliarticolato comprendente mano e polso, le sue caratteristiche principali sono la morbidezza e la capacità di adattarsi, in modo dinamico, alla forma degli oggetti da afferrare. È molto simile a una mano umana ed essendo stata sviluppata direttamente con i pazienti, è di uso pratico. In seguito ad alcuni studi pilota condotti su amputati presso il Centro Protesi INAIL, si è scoperto che, dopo un periodo di formazione di circa una settimana, i pazienti potevano utilizzarla, in modo autonomo, nella propria abitazione, per svolgere attività di vita quotidiana.

Personalizzazione del funzionamento attraverso un software e una connessione bluetooth. La protesi consiste in un sistema mioelettrico che può essere indossato tutto il giorno, adattabile alle diverse disabilità degli arti superiori. Una serie di sensori elettromiografici di superficie, posizionati all'interno di un’invasatura personalizzata, rileva l'attività dei muscoli residui dell’arto, nella parte inferiore o superiore del braccio, che vengono attivamente contratti dal paziente per eseguire più movimenti. Inoltre attraverso un software appositamente sviluppato e una connessione bluetooth, è possibile personalizzare i parametri di funzionamento della mano, come la precisione e la velocità dei movimenti, per garantire l’esperienza migliore per ogni paziente.

Realizzata in due diverse misure e adatta a persone di entrambi i sessi pesa 450 grammi. Una delle caratteristiche principali di “Hannes” risiede nella progettazione meccanica, unica nel suo ambito, che conferisce alla protesi la versatilità e il movimento di un arto naturale. Il meccanismo alla base della mano è un sistema differenziale meccanico che le consente di adattarsi all'oggetto che viene afferrato utilizzando un solo motore. Realizzata in due diverse misure, 7 ¾ e 8 ¼, per destrimani e mancini, la protesi è adatta a persone di entrambi i sessi. Il suo peso è di 450 grammi.

Il pollice può essere orientato in tre diverse posizioni. Le dita possono flettersi ed essere posizionate in modo naturale, anche a riposo. In particolare, il pollice può essere orientato in tre diverse posizioni per riprodurre un'ampia varietà di prese, tra cui una fine per raccogliere piccoli oggetti, un’altra laterale per afferrare oggetti sottili e una di potenza in grado di prendere e spostare anche carichi pesanti. La presa complessiva appare efficiente, robusta e naturale.

La mano protesica ha ottenuto la marcatura CE. I principi fondamentali e il design di “Hannes” sono coperti dalle domande di brevetto IIT-INAIL. La mano protesica ha ottenuto la marcatura CE, fondamentale per la futura commercializzazione nel mercato europeo e presupposto per la fornitura internazionale. I ricercatori stanno cercando investitori e aziende per industrializzare e produrre “Hannes” su larga scala, a beneficio dei pazienti con disabilità fisica.
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