25 novembre 2020
25 novembre 2020

Ore 16:50 - Inail e Univerlecco, attivati quattro nuovi progetti per il recupero di persone con disabilità da lavoro

Inail

Si è svolto il 25 novembre 2020, in modalità call conference, il “kick-off meeting” che ha sancito l’avvio ufficiale di quattro nuovi progetti di ricerca frutto della collaborazione tra Inail, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Politecnico di Milano in seno alla convenzione attuativa firmata nel 2015 con Regione Lombardia, Politecnico di Milano e Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR che ha concretizzato l’avvio del “Polo Integrato della Ricerca” di Lecco.

Una continua ricerca per nuove soluzioni efficaci e personalizzabili. I nuovi progetti - FESleg, ADJOINT, Rip@rto e proFIL – di durata triennale, hanno l’obiettivo di ricercare soluzioni tecnologiche e metodologiche innovative per infortunati con lesione midollare o amputazione, attraverso diversi ambiti di intervento. “La ricerca italiana sui dispositivi medici, quali protesi ed esoscheletri, è sicuramente all’avanguardia e l’Inail, insieme ai partner scientifici con cui sviluppa progetti in tale ambito, ne è sicuramente propulsore - dichiara Giorgio Soluri, direttore centrale assistenza protesica e riabilitazione Inail - Il potenziamento delle capacità individuali delle persone con disabilità richiede la continua ricerca di nuove soluzioni che siano efficaci e sempre più personalizzate. È per questo motivo che Inail, attraverso il proprio know how, favorisce la collaborazione fra centri di ricerca, strutture sanitarie e altri soggetti interessati a beneficio della ricerca di base e del trasferimento tecnologico, con l’obiettivo di influire positivamente sulla qualità della vita dei propri assistiti. Oggi, con questi ambiziosi progetti, si consolida e si rafforza la proficua collaborazione instaurata tra il Centro Protesi Inail e le istituzioni di ricerca presenti nel Polo territoriale di Lecco”.

Il territorio lombardo come centro di eccellenza. “L’Associazione Univerlecco - afferma Vico Valassi, Presidente Univerlecco - ha da sempre supportato, insieme a Regione Lombardia, il processo di creazione del Polo Integrato della Ricerca a Lecco con l’obiettivo di qualificare il territorio lombardo e in particolare quello lecchese come centro di eccellenza per la cura e la ricerca sulla cura e sui modelli erogativi e gestionali in favore di vittime di eventi traumatici e tecnopatici. Sono particolarmente lieto di vedere il seguito di una prima sperimentazione, nonché fruttuosa collaborazione che sta portando a compimento i primi tre progetti attivati nel 2017, avviando questi nuovi quattro progetti e ampliando il partenariato anche extra regione”.

Affrontare sfide sempre più complesse attraverso un know-how condiviso.“I progetti svolti finora dal Centro Protesi Inail in collaborazione con il Polo della ricerca di Lecco – conclude Emanuele Gruppioni, direttore tecnico Area ricerca Centro Protesi Inail- hanno consentito di ottenere ragguardevoli risultati ma anche di conoscersi vicendevolmente, di creare un linguaggio comune e una forte base di know-how condiviso, fattori che ora ci consentono di affrontare le sfide più complesse dei nuovi progetti che spaziano dalla neuroriabilitazione motoria, alla protesica d’arto, ai sistemi di valutazione in realtà virtuale aumentata. Sono tematiche di alto profilo tecnico-scientifico che svilupperanno, anche nel breve termine, sistemi e dispositivi a concreto beneficio degli assistiti dell’Inail”.

Progetto FESleg. La paralisi degli arti inferiori a seguito di una lesione midollare impatta non solo sull’autonomia e sulla mobilità della persona che ne è affetta, ma determina anche una serie di complicanze correlate all’immobilità, come ad esempio la trombosi venosa, l’edema, l’osteoporosi, etc. La stimolazione elettrica funzionale (FES) è una tecnica riabilitativa che, mediante l’invio di una serie di impulsi di corrente elettrica. induce una contrazione muscolare coordinata dei muscoli sottolesionali che hanno perso in modo parziale o completo il controllo volontario. Questa tecnica agisce positivamente su molti dei fattori critici citati e può avere efficacia anche nella riduzione del dolore sottolesionale. Obiettivo della ricerca è quello di sviluppare paradigmi riabilitativi/sportivi che coinvolgano gli arti inferiori associando la FES con due gesti motori emblematici: il cammino assistito da esoscheletri attivi (FES-gait) e la pedalata (FES-bike). Il partner del progetto è il Politecnico di Milano.

Progetto ADJONT. L’Additive Manufacturing (AM) offre la possibilità di realizzare forme anche in materiale metallico e non ottenibili attraverso le tecniche di lavorazione tradizionali. Il progetto ADJONT intende sfruttare tali potenzialità nel settore della chirurgia della mano, per produrre gli elementi impiantabili (fixture), realizzandoli “ad hoc” sul paziente, consentendo un vero trattamento personalizzato delle amputazioni digitali. Il progetto prevede la sinergia con centri specializzati per la definizione delle specifiche funzionali e tecniche di tutti gli elementi necessari, dalla fixture alla protesi, oltre al delineamento di procedure chirurgiche e post-chirurgiche per l’effettuazione dei trail clinici correlati alle prime applicazioni. Il partner del progeetto è CNR ICMATE-Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l'energia.

Progetto Rip@rto. Recuperare l’autonomia nelle attività quotidiane e l’integrazione a livello sociale e lavorativo sono obiettivi di fondamentale importanza per le persone con disabilità. Anche guidare un’automobile in modo completamente autonomo costituisce un momento fondamentale. Per garantire la sicurezza sia della persona disabile, sia degli altri utenti della strada, è necessario essere in grado di stabilire se la persona possiede capacità fisiche e cognitive tali da garantire una guida sicura e definire quali ausili possono aiutare a ripristinarne l’autonomia. Il progetto Rip@rto si propone di realizzare un simulatore di guida innovativo che propone alla persona un’esperienza di guida realistica, mentre il sistema effettua una valutazione del suo stato in scenari potenzialmente ricchi di elementi di distrazione o imprevisti. La presenza di un ambiente di realtà virtuale aprirà alla possibilità di compiere una valutazione più completa delle capacità, in particolare di quelle psichiche e cognitive, della persona con disabilità. Il partener del progetto è CNR STIIMA-Istituto di sistemi e tecnologie industriali per il manifatturiero avanzato.

Progetto proFIL. Le tecnologie di stampa 3D iniziano a mostrare una potenziale applicabilità nella realizzazione delle interfacce e delle componenti, anche rispetto alla protesica di arto inferiore. Il progetto proFlL mira a esplorare tali potenzialità, concentrandosi in particolare sull’utilizzo dei materiali compositi (particellari e a fibra corta e lunga) nella realizzazione di dispositivi protesici ad alto valore aggiunto, ovvero invasature e componenti ESAR (Energy Storage and Return) completamente personalizzate, esteticamente attraenti e con adeguate prestazioni strutturali e funzionali. Nel progetto proFlL si utilizzerà una stampante in grado di depositare un filo continuo di polimero, rinforzato con fibre lunghe di carbonio o di vetro (ed eventualmente modificato con particelle e fibre corte) per ottenere un materiale strutturalmente ottimizzato e ad alte prestazioni. Il progetto investigherà inoltre la possibilità di sensorizzare le strutture realizzate sia in stampa 3D sia con tecnica tradizionale, allo scopo di monitorarne anche dinamicamente le proprietà meccaniche e lo stato di usura, riuscendo così a fornire interventi mirati e personalizzati. Negli sviluppi l’attenzione sarà posta in primis sull’adaptive sport, ove tali prospettive trovano un maggiore e più immediato impatto. Il partner del progetto è CNR IPCB-Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali.
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